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Irlanda cerca 90 miliardi

I ministri Ue delle Finanze hanno accolto la richiesta aiutare il governo Irlandese che si è impegnato con un piano quadriennale di riduzione del deficit dal 32 al 3%

CRISI E SCETTICISMO. Il governo dell’Irlanda  cerca  l’aiuto europeo  e, con una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri, mette a punto il piano quadriennale per la riduzione del deficit dal 32 al 3%. E l’Europa corre in soccorso: i ministri Ue, riuniti in teleconferenza, danno il loro via libera all’intervento per sostenere l’Irlanda. L’intervento sarà comunque inferiore ai 100 miliardi, e utilizzerà per la prima volta il Fondo salva-Stati deciso nel maggio scorso; il piano avrà durata triennale.

GERMANIA SOSPETTOSA . "La domanda non è stata formalmente avanzata ma sta per esserlo – spiega, Schauble, ministro delle finanze tedesco. Noi analizzeremo se la stabilità dell’euro nel suo insieme è realmente minacciata".
Secondo il   Guardian la cifra richiesta dall’Irlanda   si aggirerebbe  a  circa settanta miliardi. Per aiutare l’Irlanda i tempi sono molto brevi. I ministri dell’Ue hanno concordato il meccanismo da seguire, che coinvolgerà anche Paesi fuori dall’euro. Alla base dell’intervento, l’obiettivo di "salvaguardare la stabilità finanziaria dell’Unione e dell’Eurozona". Sono stati anche ascoltati i ministri finanziari del G7. Il primo passo spetta però al governo di Dublino. Il piano di austerity mirato a far risparmiare il governo, che sarà reso noto nei prossimi giorni, ammonterebbe a quindici miliardi di euro e avrebbe la durata di quattro anni.

LA MANOVRA DI DUBLINO. I due terzi della manovra sarebbero rappresentatati da tagli, anche al welfare e riguarderebbe in particolare ventimila dipendenti pubblici, con un piano di esodi volontari. La rimanente quota, invece, arriverebbe da aumenti fiscali. Modifiche dell’attuale tassa sulle imprese non sono tuttavia una condizione per gli aiuti e sono fuori discussione, come ha spiegato il ministro irlandese Lenihan, in quanto ostacolerebbero la crescita economica del Paese. Anche perché i giornali già rilanciano i malumori di alcune multinazionali, colossi statunitensi come Microsoft a Hewlett Packard, Merrill Lynch e Intel, che avrebbero messo in guardia il governo irlandese contro l’aumento della tassa.

LA CIFRA CONCORDATA. Ancora non definito, invece, è il pacchetto di aiuti di Ue-Fmi, su cui è stata avviata la discussione telefonica dei ministri europei. Alcuni esperti sostengono che l’Irlanda necessiterebbe fra 45 e 90 miliardi di euro, a seconda se i fondi saranno richiesti soltanto per le banche o anche per il risanamento del debito. Le ultime indiscrezioni parlano invece di settanta miliardi. Lenihan ha parlato di cifre nell’ordine di alcune decine di miliardi e ha sottolineato che il "grosso della somma" sarà destinato a "un piano di emergenza per il sostegno del sistema bancario".

22/11/2010 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione