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Etp, procede accelerata la raccolta globale netta di dicembre

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A seguito della decisione della Fed di iniziare la riduzione di 10 miliardi di dollari del programma mensile di acquisto di bond da gennaio pari a 75 miliardi di dollari, procede a un ritmo accelerato la raccolta globale netta degli ETP, che a dicembre è stata pari a 24,7 miliardi di dollari. La decisione della Fed ha rimosso l’incertezza e orientato gli investitori verso la raccolta dei prodotti azionari. In particolare, la parte del leone è stata fatta dagli ETP dei mercati sviluppati che hanno raccolto 28,9 miliardi di dollari, dato superiore alla raccolta complessiva. Questo quanto si evince dal report “ETP Landscape – Industry Highlights” sull’andamento del mercato degli ETP nel mese di dicembre di BlackRock.

Su base annuale, intanto, la raccolta di ETP azionaria, pari a 247,3 miliardi di dollari, ha segnato un nuovo record, superando i livelli del 2008, unico anno in cui gli ETP azionari avevano registrato flussi superiori ai 200 miliardi di dollari. Nel dettaglio, nell’intero 2013 le esposizioni statunitensi hanno registrato flussi in entrata per 147,8 miliardi di dollari, seguite dal Giappone con 38,2 miliardi di dollari. I fondi azionari paneuropei hanno recuperato a partire dal secondo semestre, chiudendo l’anno a quota 26,7 miliardi di dollari, raccolta più che raddoppiata rispetto a quella del 2012.

La raccolta totale del 2013, pari a 235,5 miliardi di dollari, ha superato per il secondo anno consecutivo la soglia dei 200 miliardi di dollari, sottolineando quindi la continua crescita secolare del settore.  In termini di composizione dei flussi, rispetto al 2012 si è registrata una significativo spostamento verso i prodotti azionari, testimonianza di come gli investitori utilizzino gli ETP per prendere un’efficiente e specifica posizione alle diverse opportunità di mercato, anche in ottica di diversificazione di lungo periodo.

Seppur inferiore ai livelli del 2012, la raccolta obbligazionaria, pari 27,5 miliardi di dollari, è stata complessivamente sostenuta dall’interesse riscontrato dagli ETP a breve duration.

Gli ETP che non replicano indici a capitalizzazione di mercato, o “Strategic Beta equity”, hanno registrato il record di 65,1 miliardi di dollari afflussi netti ( raccolta quasi raddoppiata rispetto ai 34,2 miliardi di dollari del 2012), capitanati dai fondi che replicano indici ponderati in base al rendimento da dividendi.

Nel 2013 gli ETP sull’oro hanno registrato deflussi di miliardi di 40,1 dollari che compensano tutti I flussi positivi registrati negli ultimi tre anni. Infatti, a causa del crollo del pezzo dell’oro gli investitori si sono orientati verso le azioni con l’obiettivo di ottenere rendimenti più interessanti.

"Nel 2013 la raccolta complessiva degli ETP è stata pari a 235,5 miliardi di dollari, superando per il secondo anno consecutivo la soglia dei 200 miliardi di dollari, guidata spinto da afflussi record pari a 257,7 miliardi di dollari  degli ETP azionari dei Paesi sviluppati, stante i massimi storici registrati quest’anno dai principali indici  di questo segmento”, ha detto Dodd Kittsley, Responsabile Globale ETP Research di BlackRock, commentando l’andamento globale del mercato.

Kittsley ha poi aggiunto che "gli ETP continuano ad attrarre un’ampia base di investitori  a livello globale grazie agli sviluppi normative, al miglioramento della liquidità dei prodotti e all’aumento della consapevolezza dei vantaggi degli ETP sia tra i clienti retail sia istituzionali. Questi efficienti strumenti sono utilizzati da tutti diversi tipi di investitori, dagli operatori del mercati alla ricerca di liquidità ai fondi pensioni interessati ad esposizioni specializzate, unitamente ad una tipologia in crescita che utilizza gli ETP per investimenti di lungo periodo”.

Emanuele Bellingeri, Responsabile per l’Italia di iShares, illustrando invece i trend del mercato italiano, ha detto che dicembre è stato un altro mese di forte raccolta positiva per il mercato degli ETP italiano che ha chiuso il miglior anno di sempre in termini di flussi netti. “Gli investimenti si sono concentrati sia sull’obbligazionario, principalmente degli Stati Uniti a breve termine e dell’area Euro su tutte le scadenze, sia sull’azionario che ha registrato flussi ancora una volta positivi in particolare sui paesi sviluppati con una preferenza per l’Europa confermando il trend a cui abbiamo assistito durante tutto il corso dell’anno”, ha spiegato Bellingeri. Che poi ha aggiunto: In Italia, infatti, dal nostro osservatorio, nel 2013 il mercato azionario dei paesi sviluppati ha registrato i flussi maggiori con i paesi europei a guidare la classifica seguiti dal Giappone (a cambio coperto), dagli Stati Uniti e dal FTSE Mib. La vera sorpresa dell’anno può essere considerata proprio questa con investitori nostrani ed esteri che hanno iniziato ad investire in modo pesante sul listino italiano tramite ETF".

 

   

07/01/2014 | Categorie: Imprese e Pir Firma: Redazione