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Credit Suisse: le possibili reazioni dei mercati alle elezioni

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 Mancano pochi giorni alle elezioni politiche italiane, e i mercati finanziari affrontano con ottimismo l’attesa elettorale speranzosi in un’affermazione della coalizione di centro-sinistra pro-euro e magari appoggiata dai centristi guidati da Mario Monti,  propensi a continuare sulla strada delle riforme strutturali e ad appoggiare le politiche di austerità promulgate dall’Europa. In base a quanto dicono gli esperti di Credit Suisse è importante tenere in considerazione  anche altri possibili sviluppi, poiché da queste elezioni potrebbero uscire alcune  sorprese a seguito del recupero del centro-destra e l’elevato numero di elettori indecisi.

In particolare, secondo la banca elvetica, i fattori di incertezza sono sostanzialmente tre: la costante avanzata della coalizione di centro-destra guidata da Silvio Berlusconi; il trend del voto di protesta; la difficoltà nel trovare un accordo tra Bersani e Monti, allo scopo di formare un esecutivo con una maggioranza stabile. Secondo gli specialisti della banca d’affari svizzera, “il risultato più probabile rimane una coalizione di governo tra il centro-sinistra guidato da Pier Luigi Bersani e il centro guidato da Mario Monti”.
 
Credit Suisse dipinge tre possibili scenari post-elezioni. Nel primo vede una vittoria del centro-sinistra sia alla Camera che al Senato, con un tasso di probabilità di 1 su 4. Si tratta dello scenario probabilmente più congeniale per i mercati, in quanto l’Italia dovrebbe così proseguire sulla strada del consolidamento fiscale e delle riforme già intrapresa lo scorso anno. Nel secondo scenario ipotizzato dalla banca elvetica, il centro-sinistra ottiene una forte maggioranza alla Camera ma solo 135-155 seggi su 315 al Senato. In questo caso potrebbe essere necessario un accordo con i centristi di Monti, che però verrebbe annunciato solo qualche settimana dopo la fine delle elezioni.

La banca svizzera è convinta che l’accordo tra Monti e Bersani ha una probabilità pari al 50%. Infine, nel terzo e ultimo scenario ipotizzato da Credit Suisse, ci sono le possibilità ritenute più remote come la piena vittoria del centro-destra. Credit Suisse assegna poi una probabilità del 5% per nuove elezioni, a causa dello stato di ingovernabilità del paese dopo la tornata elettorale del 24-25 febbraio. In ogni caso una vittoria del centro-destra potrebbe non piacere ai mercati, in quanto la campagna elettorale è stata per buoni tratti anti-europeista e anti-tedesca.

 

  

19/02/2013 | Categorie: Il caso della settimana Firma: Redazione