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William Harold
William Harold "Bill" Hutt nacque a Londra il 3 agosto del 1899. Nacque in una famiglia appartenente alla classe lavoratrice di Londra, il padre era compositore. Una volta finiti gli studi, molto giovane divenne pilota, anche se non ebbe mai il diritto di volare prima della fine della prima guerra mondiale. Hutt frequentò il London School of Economics and Political Science, college dove ottenne, nel 1924, il suo bachelor ( titolo accademico che corrisponde alla nostra laurea triennale) avendo come professore il famoso economista britannico Edwin Cannan. In seguito iniziò a lavorare per una casa editrice, dove stette fino al 1927. Fu proprio in questo periodo che scrisse il suo primo saggio, The Factory System of the Early Nineteenth Century, pubblicato nel 1925.
Le sue origini hanno molto influito sulle sue opere, nel suo libro sul contratto collettivo di lavoro, intitolato The Theory of Collective Bargaining, pubblicato nel 1930, Hutt criticò il luogo comune secondo il quale all’interno di un contratto il lavoratore sia in una posizione svantaggiata, luogo comune che spesso ha giustificato violenze ad opera dei sindacati. Ha anche criticato la definizione di "monopolio bilaterale" data al mercato del lavoro. Nonostante la sua dichiarata contestazione ai sindacati, non ha mai sostenuto apertamente la loro abolizione.
All’interno del mondo accademico creò molto scalpore la posizione nettamente di condanna all’apartheid sudafricana cioè della politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnia bianca del Sudafrica nel dopoguerra e rimasta in vigore fino al 1994, tale posizione è evidente che gli creò non pochi problemi. É stato membro della Mont Pelerin Society, un’organizzazione che persegue il liberismo. I lavori di Hutt furono particolarmente apprezzati ed esaltati dal nobel James M. Buchanan.
Morì nel 1988 alla veneranda età di 99 anni.