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NON SOLO GOLDMAN SACHS BRILLA PER LA TRIMESTRALE

Non solo Goldman Sachs. Anche un altro colosso del credito a stelle e strisce come Jp Morgan (e a differenza di Goldman il risultato è stato assai superiore alle stime degli analisti) chiude una trimestrale più che confortante. Nel periodo aprile-giugno, il colosso bancario guidato dal chief executive Jamie Dimon ha riportato utili per 2,72 miliardi di dollari, pari a un progresso del 36% rispetto allo stesso trimestre del 2008. Jp Morgan ha guadagnato 28 centesimi per azione contro gli appena cinque stimati dagli analisti. Performance accompagnata alla crescita del 39% nei ricavi, attestatisi a 25,62 miliardi di dollari. L’istituto Usa ha anche reso noto inoltre di aver erogato nuovo credito per circa 150 miliardi di dollari nel secondo trimestre e di aver aumentato a 9,7 miliardi di dollari gli accantonamenti contro future perdite, in rialzo rispetto ai 4,29 miliardi di un anno ma in calo rispetto ai 10,07 miliardi del primo trimestre.

Il retail bancario, comunque, continua a soffrire. Le perdite sui prestiti sono in crescita, nell’immobiliare ma anche nel corporate. E Jp Morgan si aspetta un peggioramento in questo settore, ma i capitali accantonati per prestiti inesigibili ha toccato un valore di record di quasi 30 miliardi di dollari. «È difficile immaginare che si debbano ancora più riserve – ha sottolineato Dimon – ma le perdite continueranno a crescere». Debolezza c’è anche nelle carte di credito che nel secondo trimestre hanno registrato un rosso di 672 milioni e Jp morgan ha accantonato 4,6 miliardi per perdite legate proprio alle attività di questa divisione. Il gruppo rimane cauto sulla congiuntura spiegando di «non sapere se l’economia peggiorerà ulteriormente nel secondo semestre». Al tempo stesso tuttavia «è fiduciosa di poter continuare a reinvestire nelle sue attività». Jp Morgan ha ripagato lo scorso mese 25 miliardi di dollari che aveva ricevuto dal governo tramite il Tarp. In ogni caso, per Dimon, «capitale, livelli di riserva e potere di generare utili rimangono solidi anche nel caso di un ulteriore indebolimento dell’economia».

 

22/07/2009 | Categorie: Investimenti Firma: Vincenzo Polimeno