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MUTUI Italia, +11,5% le erogazioni nel 1° trimestre
Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 12.304 milioni di euro nel primo trimestre 2017. Rispetto allo stesso trimestre del 2016 si registra un aumento delle erogazioni dell’11,5%, per un controvalore di +1.273 milioni di euro. È quanto emerge dai dati riportati nel Bollettino statistico II-2017 pubblicato da Banca d’Italia nel mese di giugno 2017.
Lo mette in luce Tecnocasa, che poi aggunge che in merito al mercato del credito “le erogazioni nel nostro Paese sono in aumento da tre anni consecutivi anche se la spinta alla crescita sembra aver diminuito la sua forza nel corso degli ultimi mesi” Si rileva dal lato della domanda un lieve calo delle interrogazioni relative alle richieste di nuovi mutui rispetto allo scorso anno. Da segnalare anche le prime stime delle banche che restano in linea con i volumi dello scorso anno e nel mese di aprile anche in lieve calo, probabilmente dovuto alla numerosa presenza nel mese di festività e ponti. I principali indici dei tassi di riferimento sono ancora a livelli molto bassi.
Macroaree
il primo trimestre 2017 vede un incremento generalizzato delle erogazioni. La performance migliore spetta al Nord-Est, i cui 2.675 miliardi di euro rappresentano il 17% in più rispetto a quanto erogato nel primo trimestre 2016. Il Nord-Ovest vede un incremento del 15,5% e le Isole crescono del 13,2%. Sotto la media nazionale ci sono, invece, l’Italia Centrale con una crescita del 7,8% e l’Italia Meridionale con un leggero +0.6%. Nord e Isole quindi in forte crescita, Centro Sud più lento. Ne deriva il fatto che al Nord vengono erogati il 56% dei mutui nazionali, (Nord-Ovest 34,3% e Nord-Est 21,7%), il Centro il 24,3%, Meridione e Isole rispettivamente il 13,4% e il 6,3%.
Regioni
A livello regionale, Tecnocasa informa che il primo trimestre 2017 è risultato positivo in 14 delle 20 regioni Italiane. Anche quelle meno performanti mostrano comunque cali lievi, compresi in un range che va dal -0,7% del Molise al -10,6% dell’Abruzzo. La crescita più consistente risulta essere quella della Valle d’Aosta, la migliore regione anche per questo trimestre dopo che già nell’ultimo trimestre 2016 era stata la prima per crescita. Ha aumentato i volumi di ben il 43,2% rispetto al pari periodo 2016. Seguono Sardegna, Emilia Romagna e Liguria tutte con un aumenti superiori al 20%.
Nel primo trimestre 2017 oltre sette province su dieci hanno evidenziato volumi in aumento, seppur non in modo significativo come nei trimestri scorsi. La prima di queste è la provincia di Rimini che cresce a più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2016 (+190%).
Andamento delle consistenze
Dopo aver mantenuto una media intorno al 3,4% nel 2011, l’Eurirs (25 anni) è sceso a giugno 2012 a quota 2,13% ed è tornato a crescere fino a 2,75% a settembre 2013. Da allora ha iniziato la fase discendente che lo ha portato a 0,82% ad aprile 2015 per poi riprendere quota a 1,12% a febbraio e marzo 2016, toccare il nuovo minimo ad agosto 2016 con 0,76% e risalire a 1,42% a giugno 2017.
“Stando alle dinamiche dei tassi di giugno 2017, abbiamo calcolato l’importo della rata mensile di un mutuo ipotecario del valore di 110.000 euro per una durata di 25 anni, ipotizzando che l’immobile valga 160mila euro e che lo spread medio di mercato si attesti a 1,40% per il tasso fisso e a 1,50% per il tasso variabile”, spiegano gli esperti di Tecnocasa, che poi concludono dicendo: “Con un mutuo a tasso fisso sosterremmo una rata di 512 euro, circa 89 euro in più rispetto a quanto dovremmo sostenere se scegliessimo un mutuo a tasso variabile, in quanto la sua rata ammonta a 423 euro”.