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Moody’s, criteri Bce negativi per debito junior delle banche

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 Inizia Moody’s a quantificare le ricadute per le banche italiane della richiesta della Bce di un core tier1 dell’8%. E lo fa con un giudizio non positivo per i nostri istituti di crediti. All’interno di un report diffuso dall’agenzia di rating si legge che il requisito di un common equity Tier1 all’8% “è negativo per il credito delle obbligazioni junior delle banche italiane vicine o al di sotto di questa soglia, o con una bassa qualità degli asset”. Secondo Moody’s "sarà difficile per queste banche colmare la carenza patrimoniale con risorse private, fattore che aumenta la possibilità di un intervento pubblico e in definitiva di un bail in", ovvero del contributo da parte degli obbligazionisti. E gli istituti più esposti a questa eventualità, sono per Moody’s Carige, Bpm, Credito Valtellinese, Mps e il Banco Popolare.

La scorsa settimana la Bce ha fissato il parametro minimo per la nuova fase di valutazione della solidità degli istituti europe nell’8%. Una lista che comprende 128 banche, di cui 15 italiane, 24 tedesche, 16 spagnole, 13 francesi e 7 olandesi.
 
A fronte di questa penalizzazione, però, Moody’s riconosce che, nel confronto con le controparti europee, le banche italiane beneficeranno dell’armonizzazione della definizione dei non performing loan ai criteri Eba, parametro che Banca d’Italia ha già fatto proprio, a differenza di altre autorità di controllo di altri Paesi.

  

27/10/2013 | Categorie: Investimenti Firma: Redazione