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La Cina ci aiuta, d’accordo. Ma a che prezzo?

La Cina è sempre più ricca e l’Europa ? I motivi degli aiuti della Cina e i mali del vecchio continente.

AIUTI E PREZZO DA PAGARE. La Cina diventa sempre più ricca e l’Europa sempre più povera. L’agenzia  Bloomberg ha reso noto che lo scorso trimestre e riserve valutarie cinesi hanno raggiunto i 2,85 trilioni di dollari. A giugno arriveranno a 3 trilioni, circa sei volte quelle dell’intera area dell’eurozona un trilione corrisponde a mille miliardi. Se all’astronomica cifra aggiungiamo l’ascesa dell’export, più 19% nello stesso trimestre, la grande liquidità che fa lievitare l’inflazione e spinge la Banca Centrale a favorire il deflusso di capitali verso l’estero, l’indesiderato apprezzamento dello yuan, si ha la misura di una congiuntura surriscaldata per eccesso di salute.

I NOSTRI MALI. E l’Europa? All’Europa rimane solo l’invidia. E’ stata l’artefice della propria disgrazia. Chi non ha la memoria corta, ricorderà che furono i suoi governi, in prevalenza di sinistra, negli anni novanta ( e l’americano Clinton) ad aprire alla Cina le porte del World Trade Organization.

Con il risultato di esporsi poi all’alluvione del made in China prodotto da maestranze sottopagate e prive dei minimi standard assistenziali e previdenziali.  Che quel made in China sia in parte dovuto a industrie europee, non cambia la situazione. La nostra produzione è in molti settori, fuori dal mercato.  E dunque, meno export, meno ricchezza, meno lavoro in una spirale al ribasso dalla quale non si vede come uscire.

LA GLOBALIZZAZIONE. Si dice che la globalizzazione sia la condizione naturale dell’economia moderna. D’accordo, se la concorrenza commerciale venisse combattuta lealmente. Ma quella della Cina comunista è sleale. Né si può contare sulle rivendicazioni salariali. In Giappone finirono per imporsi nella logica di un sistema democratico.

CONCLUSIONI. In Cina non accadrà mai, almeno sino a che la dittatura non imploderà. E dunque fino ad allora la nostra crescita sarà zero o sottozero, i nostri imprenditori continueranno ad andarsene o a litigare con i sindacati, i sindacati a protestare in nome di un lavoro che diventa sempre più scarso. Gli uni e gli altri senza accorgersi che il nemico comune è fuori, laggiù in Asia.

Un’ultima considerazione: gran parte di quelle riserve è costituita da bonds emessi da Usa ed Europa per finanziare i propri debiti. È allarmante, perché dà ad  un regime illiberale un potere di ricatto sulle libere economie dell’Occidente.

18/01/2011 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione