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Italia, Pil al -9% nel 2020:
il recupero entro il 2023

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Le proiezioni di Bankitalia disegnano il futuro economico del Paese

Tra crollo e ripresa più lenta

Il crollo del Pil italiano nel 2020 non tocca la doppia cifra, grazie alla scossa positiva nella fase centrale dell’anno, e si assesta al -9%. Ma la ripresa economica sarà più lenta e graduale di quanto previsto in prima battuta e per tornare ai livelli pre-Covid dovremo attendere il 2023. I dati emergono dalle rilevazioni effettuate da Bankitalia.

I numeri dell’economia

In particolare, Bankitalia riduce il calo del Pil nel 2020 a -9% dalla precedente stima di -9,5% di luglio ma sposta “di alcuni mesi” la ripresa nel 2021 dove il pil salirà solo del 3,5% contro la precedente previsione del 4,8%. È quanto si legge appunto nelle proiezioni macro condotte in maniera coordinata con la Bce.

Le previsioni di Bankitalia

L’economia salirà poi del 3,8% nel 2022 e del 2,3% nel 2023. “Il più contenuto dato medio annuo del 2021 – sottolinea l’istituto centrale – risente dell’effetto trascinamento della flessione del prodotto nella parte finale del 2020; la crescita è più rapida dal secondo trimestre in poi e significativamente più forte nel 2022”.

Una crisi da affrontare 

Insomma, almeno nel breve periodo la crisi continuerà a fiaccare i dati economici del Bel Paese. Gli strascichi dell’era Covid si rifletteranno sull’economia reale almeno sino al 2023. Alla luce di questi numeri, diventa ancor più delicato e cruciale il ruolo del Recovery plan. Un piano che può dare una spinta vitale all’Italia solo se utilizzato al meglio.

14/12/2020 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione