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Governo, il contratto Lega-M5S spaventa i mercati

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Uscita dall’euro, cancellazione del debito e tagli alle accise sui carburanti: le ultime sull’eventuale esecutivo gialloverde preoccupano banche e gestori

Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono sempre più vicini a firmare il contratto che sancirebbe la nascita del governo tra Lega e M5S, ma ciò che preoccupa i mercati sono i primi punti emersi sul programma. Si prevede un meccanismo di uscita dall’euro, una richiesta alla Bce di cancellare 250 miliardi di debito pubblico italiano, dei tagli alle accise sui carburanti di circa 20 centesimi per un buco nelle casse dello Stato di 6 miliardi in un anno. Le indiscrezioni, nonostante le smentite di rito dei due partiti, preoccupano banche e gestori di fondi internazionali che in totale detengono 700 miliardi di debito pubblico. Si teme soprattutto per l’andamento di spread e Btp.

Di fatti, considerando anche i noti e costosi piani riguardanti flat tax, pensioni e reddito di base, le mosse economiche dell’esecutivo gialloverde inquietano per gli effetti che potrebbero produrre sui conti del Paese. Nella bozza del contratto, pubblicata da Huffington Post, si prevede di poter “avviare un percorso condiviso di uscita dall’euro concordata in caso di chiara volontà popolare”.  Poi si vuol chiedere alla Bce guidata da Mario Draghi di cancellare 250 miliardi di titoli di Stato. E uno dei primi consigli dei ministri potrebbe approvare un taglio alle accise sui carburanti in grado di far calare fino a 20 centesimi al litro il prezzo della benzina per gli automobilisti aprendo però al contempo un buco vicino ai 6 miliardi nelle casse statali.

Tutto questo, naturalmente, non piace a banchieri e gestori, che detengono debito pubblico italiano per circa 700 miliardi. “Sono capaci di venderlo in un istante facendo esplodere lo spread“, sottolinea in un approfondimento sul tema il Corriere della Sera. “La proposta è surreale. Pretendere di ottenere una cancellazione unilaterale di 250 miliardi di euro di debito comprato dalla Bce nell’ambito del suo programma QE sarebbe assurdo – ha dichiarato il gestore di Anthilia Capital Partners Giuseppe Sersale – Anche se è infattibile, la proposta ha aumentato le possibilità di rapporti più tesi con l’Europa e di una disciplina fiscale meno attenta” nella terza economia dell’area euro.

 

17/05/2018 | Categorie: EconoPolitik Firma: Luca Losito