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Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy, nasce il fondo sovrano italiano

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Fra le misure volte ad incentivare il il sistema imprenditoriale di eccellenza italiana con l’obiettivo di dotare il nostro Made in Italy di nuove risorse, nuove competenze e nuove tutele, la creazione del Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy.

A fine maggio 2023 il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di legge sul Made in Italy, una misura organica e ambiziosa per esaltare le produzioni di qualità, preservare e trasmettere gli elementi fondamentali per la crescita economica del Paese.

Il provvedimento include una serie di misure e iniziative mirate a incentivare l’imprenditoria di eccellenza italiana, fornendo nuove risorse, competenze e protezioni al Made in Italy. Inoltre, sono previste azioni per potenziare e ampliare la rete tra i principali attori coinvolti nella promozione e tutela dell’eccellenza italiana.

La nascita del Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy

Mentre si attende la nascita di un fondo sovrano europeo per rafforzare la competitività dell’industria UE, i singoli Paesi si muovono autonomamente per sostenere le realtà produttive e le aziende considerate strategiche per la propria crescita, in particolare quelle legate ai settori energetici e di approvvigionamento e lavorazione delle materie prime.

Con il ddl Made in Italy, l’Italia si è dotata di un fondo sovrano, il Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy, con una dotazione iniziale di 1 miliardo di euro e l’obiettivo di stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali anche per la fase dell’approvvigionamento delle materie prime più critiche.

Il fondo sovrano italiano, le principali caratteristiche

Lo strumento previsto dal ddl Made in Italy, portato in Consiglio dei Ministri dall’attuale ministro delle Imprese Adolfo Urso, è un fondo di fondi attraverso il quale il Ministero del Tesoro potrà investire, con quote di minoranza in aziende ad alto potenziale o comunque considerate strategiche. Il fondo sarà aperto sin da subito all’intervento di fondi pubblici e privati italiani e stranieri, che vogliano investire sulle filiere strategiche italiane.

Rispetto alle precedenti versioni del provvedimento dal testo finale sarebbe scomparso il riferimento a Cassa Depositi e Prestiti. La modalità di intervento del MEF e l’operare effettivo del fondo dei fondi saranno regolati con successivi decreti ministeriali. Le risorse saranno a valere su Patrimonio Destinato, lo strumento introdotto con il D.L. n. 34 del 2020 dal Governo durante il Covid: il fondo è di fatto lo strumento a supporto del sistema produttivo italiano e consiste in un fondo pubblico gestito da Cassa Depositi e Prestiti per la ricapitalizzazione delle imprese con fatturato superiore a 50 milioni di euro.

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28/06/2023 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione