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Cina, giù i dazi su importazioni di auto e ricambi

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Ufficializzate da una nota del Consiglio di Stato le riduzioni sui dazi riguardanti le importazioni di auto e ricambi

Dal primo luglio la Cina farà scendere i dazi sulle importazioni di auto dal 25 al 15% e quelle sui ricambi dal 10 al 6%. Un segnale di distensione ulteriore, che sembra poter contribuire a scongiurare la guerra commerciale con gli Stati Uniti. La mossa piacerà ai maggiori marchi globali delle quattro ruote per cui il mercato cinese è sempre più importante: Ford, Bmw, Daimler, Toyota, Tata. Ma anche l’Italia è tra i beneficiari, visto che proprio la voce autoveicoli ha registrato nel 2017 numeri nell’export verso la Cina più ricchi e in grande crescita.

A riferire la notizia è una nota del governo di Pechino. La decisione conferma quanto aveva detto ad aprile il presidente Xi Jinping, annunciando che ci sarebbero stati sul settore dazi “significativamente più bassi”, in una scelta volta all’apertura ulteriore del mercato. Inoltre, per fonti dell’amministrazione americana Washington adesso sarebbe vicina a cancellare il bando verso la cinese Zte, compagnia di telecomunicazioni sanzionata per i suoi affari con la Corea del Nord. Tornare indietro era una delle richieste cinesi al tavolo delle trattative. I segnali di distensione si moltiplicano.

D’altra parte però, la Cina continuerà a ribadirlo, l’apertura del settore automobilistico era un impegno previsto da tempo nelle riforme nazionali, rinfrescate il 10 aprile dal presidente Xi Jinping al Forum economico di Boao. Qualche giorno dopo quelle parole, Pechino si è impegnata a cancellare il limite del 50% per le società straniere nelle joint-venture, cominciando già quest’anno con la famiglia delle auto elettriche e poi estendendo entro il 2022 alle altre. La decisione ha stravolto i piani di Tesla, che non a caso nei giorni scorsi ha registrato una società a Shangai.

22/05/2018 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione