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Altre ricapitalizzazioni in vista ?

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Dopo l’annuncio della ricapitalizzazione da parte di Ubi (pagato pesantemente in Borsa con una perdita superiore al 12%), gli investitori si domandano chi sarà il prossimo istituto a varare l’aumento, in funzione dei nuovi parametri individuati da Basilea III, alla ricapitalizzazione. Poco più di un mese fa uno studio di Mediobanca securities indicava in 22 miliardi il deficit patrimoniale per i 7 istituti italiani più importanti.

Per questo motivo, la principale indiziata è Intesa Sanpaolo che rendera’ nota la sua decisione su un’eventuale aumento di capitale ”a valle della riunione del Consiglio di Gestione e del Consiglio di Sorveglianza per l’approvazione del Piano di Impresa in calendario per il prossimo 5 aprile”.

Lo annuncia lo stesso Istituto in un comunicato diffuso ”con riferimento a odierne notizie di stampa in merito a un possibile aumento di capitale”. Intesa Sanpaolo, si legge nella nota, ”comunica – su richiesta di Consob – che la posizione del Gruppo sul tema verra’ resa nota al mercato a valle della riunione del Consiglio di Gestione e del Consiglio di Sorveglianza per l’approvazione del Piano di Impresa in calendario per il prossimo 5 aprile”. Il gruppo di Ca’ de Sass ha oggi risposto la posizione sull’operazione straordinaria verrà resa nota dopo i consigli del 5 aprile.

Il mercato, però, sembra crederci  e le stesse dichiarazioni di Giuseppe Guzzetti, presidente della Cariplo («se ci presenteranno buoni piani industriali…non ci tireremo indietro») sono un indizio che qualcosa si muove sul cuore patrimoniale di Intesa. Sara’ davvero cosi’?

Quasi certamente oggi se ne sapra’ di piu’, considerato che la Consob potrebbe chiedere lumi all’istituto. Per ora si tratta solo di ipotesi non confermate, anche se l’invito della Banca d’Italia agli istituti per rafforzare il patrimonio prima dei risultati degli stress test, oltre al deteriorarsi delle condizioni di mercato legate alla nuova ondata speculativa sui debiti sovrani europei, potrebbe aver convinto anche Intesa a rompere gli indugi.
 

03/04/2011 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Vincenzo Polimeno