Ocf, nel 2017 raccolta da record: raggiunti quasi 40 mld

A Montecitorio si è tenuta il 19 giugno la presentazione della relazione annuale Ocf

Secondo i dati dell’Ocf, nel 2017 le reti di consulenza hanno realizzato un risultato netto record pari a 39,2 miliardi di euro. C’è stato un aumento del 18,9% sul 2016 e del 17,3% sul 2015, anno in cui si era rilevato il precedente massimo per la raccolta netta complessiva. La cifra certifica il raggiungimento del livello di produzione più alto mai rilevato sinora. Lo ha evidenziato Carla Rabbitti Bedogni, presidentessa dell’Organismo di Vigilanza e Tenuta dell’Albo dei Consulenti Finanziari), nella presentazione della relazione annuale tenutasi martedì 19 giugno alla Camera dei deputati a Roma.

Il trend favorevole, inoltre, sta proseguendo nel 2018. I dati dei primi quattro mesi dell’anno indicano una raccolta netta positiva per le reti di consulenza pari a 10,9 miliardi. E tornando al 2017, il clima è stato buono anche in termini di iscrizioni, aumentate dell’1,4% rispetto al 2016. I consulenti in Italia oggi sono in tutto 56mila. “A questi si andranno ad aggiungere, in termini di vigilanza, altri 1500 consulenti autonomi e 500 società di consulenza – ha evidenziato il commissario Paolo Ciocca, in rappresentanza della Consob – Un dato importante vista la ipotizzabile crescita futura della consulenza finanziaria indipendente e l’accresciuta valorizzazione del ruolo del consulente”.

“Siamo alla fine di un percorso di riorganizzazione normativa dell’industria iniziato del 2015 e siamo alle soglie di un sistema di vigilanza a due livelli, con l’Ocf che vigilerà sui consulenti e la Consob che controllerà l’Ocf. Un gioco a somma positiva che consentirà un grado di vigilanza maggiore e più efficace”, ha detto Ciocca. Anche se non tutti sono completamente d’accordo. Come la presidentessa Bedogni, che pur riconoscendo i meriti delle regolamentazioni ne ha evidenziato i caratteri “molto invasivi” e con “tratti ritenuti a volte persino paternalistici”.