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Mossa Banche Centrali: Taglio Del Currency Swap!

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 L’OPERAZIONE ha lo scopo di supportare il settore finanziario globale, aumentando la liquidità del sistema in risposta alla crisi del debito sovrano in Europa. Il nuovo prezzo sarà applicato a tutte le operazioni realizzate a partire dal 5 Dicembre fino al 1 Febbraio 2013. Questa mossa è stata decisa in quanto le banche hanno difficoltà a reperire fondi sul sistema interbancario che è congelato, in quanto le stesse banche vedi quelle francesi od italiane non si fidano più tra loro a prestarsi soldi, e quindi non resta che reperire fondi attraverso la Banca Centrale, denominato prestatore di ultima istanza che li presta in maniera abbondante. 

 
IL PROBLEMA VERO e proprio consisteva nel reperire finanziamenti in dollari e quindi con questa mossa la Fed ha assicurato liquidità alle banche delle cinque aree a buon mercato in modo che le stesse banche non vendono le attività finanziarie denominate in dollari ma continuare a finanziarle ad un tasso addirittura più basso di 50 basis point praticamente come se la banca centrale avesse abbassato il tasso di sconto. La Fed, logicamente, ha approvato questa mossa per evitare che le grandi banche europee trovandosi in enorme difficoltà vendano le attività finanziarie denominate in dollari provocando grossi scompensi al sistema creditizio americano e facendo aumentare i tassi dei loro treasury. 
 
TUTTO CIÒ per evitare il famigerato credit, sottolineando che «l’obiettivo di queste operazioni è di allentare le tensioni sui mercati finanziari e quindi mitigare gli effetti di queste tensioni sulla capacità da parte delle banche di erogare credito a famiglie e imprese per aiutare la ripresa economica. Grazie a questa mossa sarà più economico per le banche europee, a corto di liquidità, trovare finanziamenti in dollari direttamente presso la Bce. 
 
I LIQUIDITY SWAP sono delle operazioni con cui le banche centrali in pratica si scambiano valuta pagando un tasso che fino a oggi era 100 punti base sopra l’overnight index swap e che, dal prossimo 5 dicembre sarà di 50 punti base. La moneta europea è salita fino a un massimo di seduta di 1,3506 dollari per poi assestarsi attorno a 1,3450 dollari contro 1,3316 degli ultimi scambi di ieri a New York. 


LE BORSE EUROPEE invece hanno messo a segno un deciso rialzo cosi come si è ridotto lo spread tra i principali titoli europei e il corrispettivo bund tedesco (spread decennale Btp – Bund si è chiuso attestandosi a 474 basis point dopo che in mattinata aveva raggiunto i 509 punti).

  

30/11/2011 | Categorie: Il caso della settimana Firma: Jonathan Figoli