NEWS

L’aumento di capitale di Intesa fa il tutto esaurito.

Immagine di anteprima

 ADESIONI. Le adesioni sono arrivate a toccare il 99,8% e l’intero controvalore, pari a 5 miliardi, è stato quasi completamente assorbito. Restano fuori solo il 0,2% del capitale della banca, che saranno nuovamente riproposti sul mercato a partire dal 15 al 21 giugno. Corrado Passera ha così voluto anticipare i reqisiti richiesti da Basilea 3, e la decisione di rafforzare Intesa Sanpaolo ha ottenuto una promozione dal mercato.

 
GRANDE RISULTATO.  «È’un grande risultato e una grande soddisfazione anche per l’Italia» ha spiegato l’amministratore delegato della banca milanese, che  ha scartato l’ipotesi che con l’aumento di capitale siano entrati nuovi soci. Tutti gli azionisti stabili, hanno onorato gli impegni e quindi il 24,85%è stato sottoscritto dalle Fondazioni, a cominciare da Compagnia Sanpaolo, Cariplo, Cariparo, Carifirenze, Carisbo fino alle Fondazioni più piccole della Cassa di Risparmio di Forlì e della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. 
 
TREMONTI BOND. Non si esclude  che qualcuna possa aver comprato sul mercato altri diritti, facendo salire così la propria quota. E’ stato costituito un maxiconsorzio di garanzia per  il varo dell’aumento di capitale da 5 miliardi Intesa, che, stando ai numeri diffusi,  non è servito visto che il mercato ha risposto in modo massiccio. Quella varata da Intesa era la prima di una serie di ricapitalizzazioni bancarie che stanno per  essere immesse sul mercato. La prossima sarà probabilmente quella del Montepaschi, che chiederà 2,4 miliardi di euro per rimborsare i Tremonti Bond. 
 
A questo punto Intesa Sanpaolo può guardare avanti con maggior tranquillità e focalizzarsi sul piano industriale varato insieme all’aumento di capitale. La scorsa settimana Passera ha confermato che la quotazione in Borsa di Fideuram resta l’opzione principale per l’attività di asset management. 

  

14/06/2011 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Jonathan Figoli