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Improbabile un ritorno alla recessione.

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 RALLENTAMENTO. L’economia mondiale sta rallentando a causa di una combinazione di fattori quali problemi di debito della zona euro, un debole settore immobiliare americano e un inflazione che sembra aver rialzato la testa a causa dell’aumento del prezzo del petrolio degli ultimi mesi ma da qui a vociferare di un probabile double dip ce ne passa. 

 
RECESSIONE? "Io non credo che ci sia un ritorno ad una recessione", cosi come ha sostenuto pure Angel Gurria, segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OCSE) alla domanda che i recenti segnali di un rallentamento economico sono stati evidenti ma è da escludere un ritorno alla recessione. Lo stesso Gurria, ha messo in evidenza i disordini politici in Medio Oriente, i problemi di debito nell’eurozona, un aumento dei prezzi delle materie prime, il devastante terremoto marzo in Giappone e i litigiosi negoziati sul bilancio degli Stati Uniti sono alcuni dei fattori alla base del cooldown. 
 
OCCUPAZIONE. "Non ci sarà la recessione. Ci sono comunque numeri positivi, (anche) che sono più bassi di quanto pensassimo inizialmente". Tutto ciò fa riferimento all’occupazione Usa che stenta a decollare e desta preoccupazione per l’intera dinamica economica globale ed in particolare in molti paesi avanzati come negli Stati Uniti, su cui molte economie asiatiche export-dipendenti dipendono in larga misura per la crescita.
 
 Infine devo pure dire che si stanno intensificando  i colloqui tra i leader della zona euro per aiutare la Grecia ad evitare il default che potrebbe innescare una reazione a catena e trascinarsi indietro molti paesi europei.

  

20/06/2011 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione