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Grecia, ma il default è veramente dietro l’angolo?

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 RATING. Il rating sovrano a breve è stato confermato a "C" e tutti i rating sono stati tolti dal "Creditwatch". Come precisa una nota, l’outlook sul rating a lungo termine resta negativo, a indicare che un altro taglio è probabile nel giro dei prossimi 12-18 mesi e mettendo in evidenza che lo stato ellenico dovrebbe prendere in considerazione una probabile ristrutturazione del debito in default. 


RISTRUTTURAZIONE. La ristrutturazione del debito  appare sempre più probabile tra l’altro, imposto dalla politici europei come un mezzo per condividere il peso della crisi della Grecia con il settore privato In una nota, l’agenzia di valutazione del merito di credito annuncia, inoltre, che il rating sulle possibilità di ripresa della Grecia rimane invariato, a indicare una stima del 30% di possibilità di ripresa contro il 50% di possibilità di ‘default’. I
 
l declassamento, spiega S&P, è dovuto al fatto che, secondo l’agenzia è "aumentata in misura notevole" la probabilità di uno o più default, secondo la definizione di capacità di rimborso pieno e secondo scadenza, collegati agli sforzi dei creditori ufficiali di coprire il «buco» che si va formando nella struttura di finanziamento pubblica. Questo «gap» si é venuto a formare a causa della crescente impossibilità della Grecia di accedere ai finanziamenti del mercato nel 2012 e forse oltre, come previsto dal programma concordato con Ue e Fmi. 
 
SOLUZIONE. Qualsiasi soluzione, da uno swap debitorio a un’estenzione delle scadenze del debito sarebbe equivarrebbe per S&P a un "default de facto", secondo i criteri dell’agenzia. In questo caso, i rating collegati agli strumenti sottoposti a ristrutturazione dovrebbe scendere a "D", mentre il rating sovrano della Grecia verrebbe tagliato a "Sd" (selective default). Il rating di lungo termine "CCC" sul debito sovrano greco, conclude la nota, riflette il fatto che il rischio di un "default" «entro i prossimi 12 mesi è aumentato in modo significativo» e l’outlook negativo è legato al fatto che potrebbe essere necessario un declassamento a "Sd" nel caso in cui la Grecia dovesse varare una o più misure di ristrutturazione del debito o allungamento delle scadenze. 
 
Se invece, i partner dell’Eurozona dovessero concordare un programma riveduto di aiuti che non sfociasse in un "default" e che venisse poi mantenuto, i rating sul debito greco potrebbero stabilizzarsi agli attuali livelli "CCC", pur tenendo in considerazione il rischio di una ristrutturazione sotto forma di un taglio (‘haircut’) del valore nominale nel 2013.
 

  

13/06/2011 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione