NEWS

Financial Times Boccia la Riforma del Lavoro

Immagine di anteprima

 SULLA RIFORMA DEL LAVORO di Monti e Fornero arriva la sonora bocciatura dal Financial Times. Il quotidiano londinese fa un discorso a largo spettro tenendo conto anche dei fattori culturali, sottolineando come gran parte parte del dibattito sulla riforma abbia avuto come perno la difesa degli “older workers”, i lavoratori più anziani, gli esodati, la cui contabilità è sfuggita al governo, perso nel caos dei numeri e impegnato nell’improbabile balletto delle cifre condotto da Elsa Fornero, contrapposta all’Inps di Mastrapasqua.

 
IL FINANCIAL TIMES sottolinea come gli aspetti cruciali della riforma, a partire proprio dall’ingresso nel mondo del lavoro, sia soltanto una breve parentesi del testo chiedendosi come sarà possibile favorire l’occupazione di oltre 600mila giovani senza impiego.


 SECONDO IL QUOTIDIANO economico l’ultima rilevazione secondo la quale i senza impiego in Italia sono al 36% avvalora l’ipotesi di una generazione dimenticata, esclusa dal circolo produttivo e per la quale, appunto, la riforma fa poco e niente.
 
 IL QUOTIDIANO LONDINESE chiede pareri a Gustavo Piga, economista e docente all’università Tor Vergata di Roma. Il professore fa leva sul rischio di “perdere queste persone per sempre”: una generazione nel limbo destinata a restare schiacciata in un sistema inadatto
 
E LA SPIEGAZIONE DI Tito Boeri, è che “Il nuovo sistema penalizza i giovani e non ha fatto nulla per affrontare il problema”. Secondo il professore della Bocconi, la riforma Fornero permette a un nuovo assunto con un contratto permanente di avere le stesse protezioni di un dipendente con 30 anni di lavoro.
 
E QUESTO A PARERE di Boeri, scoraggerebbe le aziende dall’assumere condannando  i giovani a un’eterna precarietà. Pareri accolti e rilanciati dal Financial Times, decisamente critico con l’operato del governo dei tecnici.

  

18/07/2012 | Categorie: Il caso della settimana Firma: Redazione