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Economia USA. Obama e il suo deficit

La Casa Bianca ha alzato il velo sulla proposta di budget per il 2012, che non manchera’ di infiammare le polemiche sul monumentale deficit americano.

BUDGET E DEFICIT. Prima di cominciare a calare (prevista una riduzione di oltre mille miliardi di dollari in dieci anni), e’ destinato a salire ulteriormente, toccando nel 2011 i 1.650 miliardi di dollari, il massimo storico e il 10,9% del prodotto interno lordo, il massimo dalla Seconda Guerra Mondiale (nell’anno fiscale 2010 si e’ attestato a 1.294 miliardi di dollari, meno dei 1.416 miliardi del 2009, ma comunque a valori record). Ad alimentare il balzo del 2011 in parte l’estensione dei tagli fiscali dell’era Bush, su cui il presidente americano Barack Obama e i repubblicani hanno trovato un compromesso lo scorso dicembre: prevede tra l’altro l’estensione dei sussidi di disoccupazione per un anno e dei benefit fiscali per le famiglie a basso reddito, inoltre rivede la tassa di successione attualmente in vigore – il 55 per cento sulla proprieta’ con valore superiore a un milione di dollari – e la abbassa al 35 per cento su proprieta’ con valore superiore a 5 milioni di dollari.

La Casa Bianca ha proposto un budget da 3.730 miliardi di dollari per il 2012, nell’ambito di un piano volto a ridurre in modo drastico i costi e a incrementare la pressione fiscale in modo da ridurre sensibilmente il rosso nell’arco dei prossimi dieci anni. Il deficit dovrebbe calare nei prossimi 10 anni 1.100 miliardi di dollari, il 7% del prodotto interno lordo. Il budget 2012 affronta questioni spinose come i problemi fiscali di lungo termine, al contempo promuovendo investimenti nel settore dell’istruzione e della ricerca: "la mia finanziaria prevede investimenti che possono aiutare il Paese ad essere competitivo, trasformando l’economia, nella consapevolezza della difficile situazione fiscale che dobbiamo fronteggiare", ha detto Obama commentando il documento, durante la vi sita di una scuola media in Maryland.

I TAGLI. Il presidente ha proposto tagli drastici a programmi come il Low Income Home Energy Assistance Program (programma che stanzia aiuti alle famiglie a basso reddito per pagare le bollette energetiche) dove saranno risparmiati 2,5 miliardi di dollari, mentre altri 300 milioni di dollari saranno tagliati dai fondi per lo sviluppo delle comunita’, e ha chiesto il congelamento per cinque anni delle spese opzionali non collegate alla sicurezza (il risparmio previsto in dieci anni e’ di 400 miliardi di dollari) e per due anni degli stipendi dei dipendenti federali. La Casa Bianca prevede tagli sui viaggi per oltre 2 miliardi di dollari e restrizioni dei rimborsi che i medici ricevono per le cure prestate nell’ambito del Medicare (il programma di assistenza sanitaria per i cittadini anziani), con un risparmio per 62 miliardi in dieci anni, e tagli degli sgravi fiscali per le compagnie petrolifere ed estrattive, con un risparmio di 46 miliardi in dieci anni.

LA FINANZIARIA. L’iter per l’approvazione della finanziaria per l’anno fiscale 2012, che inizia il prossimo 1 ottobre, e’ solo all’inizio (ora le commissioni bilancio e stanziamenti di Camera e Senato dovranno presentare il proprio testo con le relative spese opzionali, che passeranno al voto delle due camere, le quali in seguito dovranno lavorare alla versione congiunta), mentre la vera battaglia si combatte ora sui livelli di spesa pubblica per la parte restante del 2011: i repubblicani hanno proposto per i rimanenti sette mesi e mezzo dell’anno fiscale tagli per 62 miliardi di dollari e ne chiederanno di ancora superiori per il 2012. Inoltre, la proposta di Obama non si avvicina neppure ai risparmi per 4.000 miliardi di dollari raccomandati dalla commissione deficit lo scorso dicembre.
 

16/02/2011 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione