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Dopo-Monti. S&P prepara le forbici

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 Secondo un report diffuso ieri dalla nota agenzia di rating S&P, l’Italia rischierebbe ancora una “sforbiciata” sul rating a causa della «incertezza riguardola volontà del prossimo governo di proseguire l’agenda di riforme economiche strutturali avviata dal Governo di Mario Monti». Secondo la sorella del rating, infatti, esistono seri dubbi che il Paese riesca a riprendersi nella seconda metà del 2013. Il fatto che non si riesca a portare al termine le riforme avviate dall’esecutivo tecnico potrebbe portare a un peggioramento della situazione debitoria del Paese. Infatti S&P sottolinea come si noti «in particolare, l’incertezza riguardo al fatto che la prossima coalizione di governo resti fedele all’agenda di riforme economiche avviata dall’attuale esecutivo»

 
Cosa significa la nota di S&P? Come dimostrato in precedenti casi, il fatto che un’agenzia di Rating si interessi al Paese e lo renda noto attraverso una dichiarazioneufficiale, presuppone una specifica intenzione di abbassamento del rating. L’intenzione, in genere, si trasforma in azione. Come abbiamo visto per la Francia solo qualche settimana fa e come si prospetta anche per la Gran Bretagna. Standard &Poor’s, dunque, ha già sentore del fatto che la situazione stia andando nella direzione sbagliata «Se questi rischi si materializzeranno e si tradurranno in un peggioramento del peso del debito pubblico rispetto a quello che ci aspettiamo, potremmo abbassare il rating», è l’avvertimento. L’agenzia di rating attualmente valuta il merito di credito dell’Italia con BBB+ e ha un outlook negativo.
 
 

  

10/12/2012 | Categorie: Il caso della settimana Firma: Redazione