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Crypto, tra halving
e tensioni si vola

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Torna a salire l’attenzione verso il mondo delle valute digitali, con un interessante rialzo osservato da inizio anno

Più 40% per il Bitcoin nel 2020

Sale la febbre per il Bitcoin, con i prezzi che sono tornati sopra i 10mila dollari, in rialzo da inizio anno di oltre il 40 per cento. Ma i riflettori non si sono (accesi solo sulla criptovaluta più blasonata. Un po’ tutte le monete digitali hanno deciso di spiccare il volo: da Ethereum a Ripple, passando per il Bitcoin Cash e fino ad arrivare al Binance Coin, per citare le monete digitali a più alta capitalizzazione sul mercato (i rialzi oscillano da un minimo del 42% del Ripple a un massimo del 119% del Bitcoin Cash). Un trend vero e proprio, insomma.

L’entusiasmo ritrovato delle crypto

Dietro questo ritrovato entusiasmo per le crypto, c’è in primis l’ormai acquisita connotazione di “bene rifugio”. Un paradosso se si considera che si tratta di asset non regolamentati (inoltre, come moneta non hanno corso legale e dunque l’accettazione come mezzo di pagamento è su base volontaria). Non a caso la recente fiammata è partita proprio in concomitanza con l’acuirsi delle tensioni tra Usa e Iran a inizio 2020.

Momento “ghiotto” per gli investitori

Nel caso del Bitcoin in particolare, poi, c’è un’altra ragione, il cosiddetto halving (arriverà a maggio), ovvero il dimezzamento della produzione, che farà aumentare la scarsità della criptovaluta e di conseguenza il suo valore. E le incognite del coronavirus, potrebbero spingerlo ulteriormente in su. Forse è il momento strategicamente ideale per puntare sulla valuta digitale. O magari è solo un vento passeggero prima di una nuova discesa burrascosa. D’altronde le crypto ci hanno insegnato esattamente questo: su e giù, sull’ottovolante.

17/02/2020 | Categorie: Investimenti Firma: Luca Losito