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Consulenza, FeeOnly Summit tra innovazione e normativa

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All’evento, fortemente atteso nel mondo della consulenza, verrà dato grande spazio all’impatto della tecnologia sulla finanza e alla normativa.

Sono circa 1000 gli iscritti al FeeOnly Summit 2017, il 7° Congresso nazionale dei professionisti e delle società di consulenza finanziaria indipendente, che si svolgerà a Verona il 6 e 7 novembre.

“Si stanno iscrivendo anche molti consulenti fuori sede, avvocati e commercialisti, ma anche molti bancari e consulenti aziendali”, dichiara Luca Mainò, membro del Consiglio direttivo Nafop e cofondatore di Consultique, che poi aggiunge che un tema caldo è l’impatto della tecnologia sulla finanza, cui è dedicato l’intervento inziale di Paolo Sironi, Fintech thought leader Ibm Watson Financial Services Ibm Industry Academy e coautore del libro Financial Advice Transformation – MiFID II tra digitale, valore e redditività.

E la MiFID resta uno dei temi caldi dell’evento. “La MiFID II ridisegnerà le strategie operative degli attori dell’industria del risparmio. L’offerta di consulenza finanziaria si polarizzerà: da un lato banche e reti opereranno in modo tradizionale (provvigioni e consulenza “non indipendente”), dall’altro studi professionali e società fee only svilupperanno la consulenza indipendente (fee only). Gli interessati all’iscrizione all’Albo possono beneficiare di tutti i vantaggi dei “first mover” – commenta Mainò, che poi prosegue dicendo – La recente rilevazione Ocf ha censito circa 1500 futuri consulenti che si iscriveranno non appena l’albo sarà pronto. Molti osservano, pronti a realizzare il sogno di diventare consulenti indipendenti e di creare una propria società. Oggi gli operatori che hanno sempre desiderato essere consulenti avranno una possibilità per intraprendere questa strada. Molti ex-PF sono in attesa di poter partire, anche insieme a colleghi e altri professionisti, con la consulenza indipendente”.

Ma come sta andando? “Sul lato della domanda di consulenza registriamo una sensibile crescita delle richieste di pianificazione finanziaria indipendente, in particolare di protezione del patrimonio e di aiuto nell’individuazione degli obiettivi oltre che di efficienza nella gestione del denaro, di trasparenza, di semplicità. La paura di subire perdite e il desiderio di poter disporre sempre dei propri asset depositati in intermediari solidi, sono alcuni degli elementi che stanno modificando la relazione cliente/advisor. Sul lato delle aziende le richieste più frequenti sono relative alla gestione dei rapporti con gli istituti di credito per il miglioramento del rating e quindi delle condizioni”, conclude Mainò.

02/11/2017 | Categorie: Mondo consulenti Firma: Redazione