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Bitcoin, rischio eclissi: falso
il 95% delle transazioni

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Così gli operatori del settore gonfiano i numeri di un mercato in piena crisi

Il 95% del trading su Bitcoin è manipolato dagli exchanges. Un ulteriore colpo per il mercato, dopo il crollo registrato nel 2018, che rischia di affossare definitivamente le criptovalute. Gli investitori più autorevoli e preparati, di fatti, dopo questa nuova “bomba”, difficilmente avranno intenzione di puntare su un prodotto sempre meno affidabile. A riportare il dato è un report pubblicato negli States dalla società d’investimento Bitwise Asset Management.

Nel documento presentato giovedì scorso alla Securities and Exchange Commission, il regolatore delle Borse USA, Bitwise Asset Management ha stimato, sulla base di un’analisi dei dati di mercato effettuata nei primi giorni di marzo, che le piattaforme di compravendita, sbucate come funghi due anni fa con l’esplosione del fenomento crypto, generano artificialmente oltre il 95% delle transazioni di Bitcoin. Un modo fraudolento per aumentare i numeri delle vendite, probabilmente.

Inoltre, la scorsa settimana, con le quotazioni del Bitcoin ancora stagnanti dopo il crollo del 2018, aveva suscitato un certo scalpore nel mercato la notizia che CBOE, una delle più importanti borse al mondo per le negoziazioni di derivati, avrebbe interrotto l’emissione di nuovi contratti futures sulla principale cryptocurrency a causa dei bassissimi volumi di trading. E ora, il report che svela le pratiche adottate dalla quasi totalità degli operatori del settore per gonfiare i numeri delle loro attività.

25/03/2019 | Categorie: Economia e Dintorni , Investimenti Firma: Luca Losito