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Aumentano numero di aderenti e masse gestite dei Fondi Pensione Aperti.

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Assogestioni ha pubblicato i dati sulla previdenza complementare aggiornati al secondo trimestre 2008. Il numero degli aderenti ai fondi pensione ha raggiunto, al netto delle duplicazioni (ovvero chi ha deciso di sottoscrivere più di un fondo) le 788.000 unità su un totale di 822.600 posizioni di previdenza individuale aperte, ed in netto incremento, più 2%, rispetto al trimestre precedente (fermo a 772.000 aderenti), e masse gestite che toccano complessivamente 4,5 miliardi.

 

Significativo il fatto che, nonostante il periodo di crisi dei mercati e la disaffezione che ha colpito i risparmiatori italiani nei confronti degli investimenti finanziari, la raccolta di queste forme di previdenza complementare ad adesione individuale, effettuata nei mesi di aprile maggio e giugno, presenti, seppur in calo del 18% rispetto ai 270 milioni del trimestre precedente, un saldo decisamente positivo che si attesta a circa 220 milioni di euro.

La maggior parte delle adesioni deriva da contributi dei lavoratori dipendenti che hanno effettuato versamenti volontari pari a 162 milioni ( il 42,7% del totale dei contributi versati) mentre i lavoratori autonomi, seppur siano maggiormente interessati da queste forme di investimento (il loro gap pensionistico è decisamente più ampio) hanno versato contributi per (oltre) 64 milioni (il 16,9% del totale dei versamenti).

 

L’ufficio analisi e statistiche di Assogestioni sottolinea come si stima che il 4,3% dei sottoscrittori investa in più di un comparto e le preferenze dei sottoscrittori, nel periodo in esame, siano andate ai comparti bilanciati, che hanno raccolto 49,4 milioni, il 27,6% degli iscritti e un attivo netto superiore a 1,2 miliardi. Medaglia d’argento per i bilanciati obbligazionari la cui raccolta netta è stata pari a 43,7 milioni con un attivo netto che ha superato il miliardo di euro e un numero di iscritti che raggiunge il 22,5% del totale. Terzo gradino del podio, con flussi pari a 41 milioni e attivo netto di 421 milioni per gli obbligazionari, che contano l’11% degli iscritti.

I comparti azionari, medaglia di bronzo per numero di iscritti (19,9% del totale), hanno visto, nel secondo trimestre, una raccolta pari a 37,7 milioni e un attivo superiore a 1 miliardo. Per i bilanciati azionari la raccolta si è attestata a 22,3 milioni, gli iscritti sono il 10,4% e l’attivo netto è di 477 milioni. Mentre i monetari con 12,9 milioni di raccolta netta e i flessibili con 13,1 milioni sono nell’ordine i comparti con l’attivo netto meno consistente (ed è corretto sia così visto che l’orizzonte temporale di questa tipologia di investimento risulta essere inevitabilmente di lungo periodo) e il minor numero di iscritti.

 

Per quanto concerne la capacità di offerta di questi prodotti (importante anche da un punto di vista sociale), nel corso del secondo trimestre, al primo posto si sono piazzate le imprese di assicurazione con 117,1 milioni raccolti, seguite dalle SGR con 96,3 milioni e le banche con 8,9 milioni. Bilancio negativo, invece, per le SIM, che vedono una raccolta in perdita di 2,4 milioni.

04/10/2008 | Categorie: Finanza personale Firma: Jonathan Figoli