NEWS

Allarme Bce: Governi Pronti A Intervenire

Immagine di anteprima

 NELL’ULTIMO BOLLETTINO mensile della Bce, diffuso il 9 luglio, viene evidenziata la debolezza della crescita e l’aumento delle turbolenze sulle piazze europee, motivo per cui i governi devono essere pronti a un intervento con l’attivazione del fondo salva-stati.

 
 LA BCE SOTTOLINEA “L’ulteriore intensificarsi delle tensioni nei mercati finanziari potrebbe accentuare i rischi al ribasso sia per la crescita che per l’inflazione, e l’espansione economica resta debole nell’area dell’euro, in un contesto di persistenti tensioni nei mercati finanziari e maggiore incertezza che gravano sul clima di fiducia”. In ogni caso Draghi, sottolinea ancora che “l’euro è irreversibile”.
 
QUINDI L’EUROTOWER sollecita i governi, “che devono essere pronti ad attivare l’Efsf/Mes nel mercato obbligazionario in caso di circostanze eccezionali nei mercati finanziari e di rischi per la stabilità finanziaria, nel rispetto di condizioni rigorose ed efficaci in conformità con le linee guida stabilite.   “I responsabili delle politiche economiche dell’area euro devono portare avanti con grande determinazione il risanamento dei conti pubblici”.
 
DAL BOLLETTINO EMERGE chiaramente che la Bce ritiene inaccettabili gli spread tra i titoli di Stato di diversi paesi, che segnano premi per il rischio “eccezionalmente elevati, mentre la frammentazione dei mercati finanziari ostacola l’efficace funzionamento della politica monetaria. I premi per il rischio connessi ai timori sulla reversibilità dell’euro sono inaccettabili e vanno affrontati in modo sostanziale. L’euro è irreversibile”.  
 
IN MERITO ALL’ITALIA e al tessuto imprenditoriale del Paese secondo le stime della Bce, “al complessivo aumento dell’incertezza ha fatto riscontro un netto deterioramento della valutazione del rischio di credito delle imprese da parte degli operatori. I tassi attesi di insolvenza sono cresciuti sostanzialmente nel periodo. E, tra i paesi più grandi dell’area dell’euro, l’incremento è stato particolarmente pronunciato per le imprese italiane mentre è piuttosto moderato per quelle olandesi e tedesche”.  
 
L’ANALISI DELLA BCE è avvalorata dall’ultimo superindice Ocse, relativo a giugno. La crescita permane debole, con l’indicatore che si contrae lievemente (-0,05%) e va a quota 100,3. E per l’Italia il calo è stato ben più forte: (-2,55%)

Qui altri articoli di ProfessioneFinanza    

  

09/08/2012 | Categorie: Il caso della settimana Firma: Redazione