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Fondi: l’emorragia non si arresta

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Assogestioni venerdì 4 luglio ha diffuso i dati sulla raccolta dei fondi,  sei mesi tutti da dimenticare per l’industria del risparmio gestito, continua senza sosta la fuga dal risparmio gestito.  Sembra un incubo ma invece è la cruda realtà. Il sistema dei fondi ha chiuso un semestre, tutto da archiviare. Il mese di giugno ha evidenziato   un altro segno negativo, ossia meno 12,6 miliardi  ( a maggio il sistema aveva perso 8 miliardi) e accumulati con quelli dei mesi scorsi, il rosso dei fondi in Italia supera 70 miliardi.  I riscatti, superiori alle sottoscrizioni per tutte le categorie di prodotti, incidono sul calo del patrimonio, che oggi è pari a 515 miliardi di euro, con un calo del 4,8 miliardi rispetto al mese di maggio. Anche a giugno, i deflussi più consistenti si registrano per la categoria dei fondi obbligazionari. Nel corso del mese rallentano i deflussi per i fondi Hedge che subiscono nel periodo riscatti pari a 449 milioni di euro.

Gli asset della categoria sono oggi pari a poco meno di 35 miliardi di euro. Per i prodotti Bilanciati la sommatoria tra sottoscrizioni e riscatti equivale ad un risultato negativo pari a -539 milioni di euro. Alla categoria sono affidati asset per circa 24 miliardi di euro. Tornano a crescere i deflussi per i fondi Flessibili che, per via dei risultati negativi di raccolta, perdono 690 milioni di euro. Il patrimonio è oggi fermo a quota 63 miliardi. In crescita i deflussi dai fondi Azionari e dai prodotti di Liquidità. I primi perdono a giugno 2,3 miliardi di euro e detengono asset per 107 miliardi di euro; i secondi subiscono invece riscatti superiori a 2,6 miliardi di euro ed hanno un patrimonio di circa 63 miliardi. Per i fondi Obbligazionari il bilancio delle sottoscrizioni è negativo per quasi 6 miliardi di euro ed il patrimonio supera abbondantemente i 193 miliardi.

Sembra proprio che questa emorragia non si fermi, le cause sembrano essere sempre le stesse : lo smembramento delle gestioni patrimoniali in fondi è il primo imputato alla crisi del sistema, ma i continui ribassi dei mercati azionar, che nel solo mese di giugno hanno perso in media il 10% hanno contribuito a peggiorare la situazione di un malato ormai prossimo alla morte.
Quanto, invece, alle società del risparmio gestito, bisogna evidenziare che i cali più marcati sono stati registrati da Intesa Sanpaolo con un saldo negativo per 3,8 miliardi, Pioner Investiments (Uinicredit) con  deflussi pari a 2,76 miliardi. Ubi Banca ha un saldo negativo per 666 milioni, Arca per 862, Mps per 455 milioni. Controtendenza, invece, Mediolanum con un saldo positivo di   161 milioni, Assicurazioni Generali con 160,8 milioni e Azimut con 10 milioni.

08/07/2008 | Categorie: Finanza personale Firma: Redazione