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Arriva il Fondo Salva Stati. Caratteristiche e Funzionamento

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 HA PRESO IL VIA L’ESM, il nuovo meccanismo permanente di salvataggio europeo, che l’Eurogruppo dovrà finanziare con 500 miliardi di euro. Il fondo sarà operativo fin da subito, anche se i primi 32 miliardi di euro arriveranno a fine ottobre e avranno una capacità di prestito di 200 miliardi di euro. Altri 32 miliardi arriveranno nel 2013 e gli ultimi 16 miliardi nel 2014.

 
I PRIMI DUE PAESI che potranno usufruire del fondo salva-Stati saranno la Grecia e la Spagna. Dalla Grecia giungono notizie che i fondi a disposizione del governo riusciranno a coprire soltanto fino al mese di novembre. Ma nel Vertice del 18-19 ottobre che si terrà a Bruxelles non è prevista alcuna decisione in merito agli aiuti alla Grecia.
 
 ANCHE LA SPAGNA è sempre più traballante. L’Esm stanzierà in maniera indiretta i soldi per la ricapitalizzazione delle banche. In Lussemburgo i ministri delle Finanze europei dovranno decidere delle condizioni per l’acquisto di bond spagnoli, per i quali deve esserci una richiesta diretta da parte della Spagna.

 IL FONDO salva-Stati Esm (European stability mechanism) diventato operativo (dall’8 ottobre 2012) è il principale strumento – definito anche bazooka – in mano ai governi dell’Eurozona per combattere la crisi dei debiti sovrani e far scendere, quando necessario, la febbre degli spread. Inizialmente doveva entrare in vigore il primo luglio, ma la necessità di attendere il pronunciamento favorevole della Corte Costituzionale tedesca ha determinato uno slittamento di tre mesi. L’Esm è destinato, in casi specifici, ad essere affiancato dall’altro bazooka di cui sì è dotata l’Eurozona, l’Omt (Outright monetary transactions) varato dalla Bce. Il nuovo fondo ha carattere permanente – diversamente dal suo predecessore Efsf utilizzato per i salvataggi di Grecia, Irlanda e Portogallo che andrà in pensione il 31 luglio 2013 – e un capitale interamente versato pari complessivamente a 80 miliardi di euro. 

I PRIMI 32 miliardi di capitale arriveranno entro fine mese e consentiranno all’Esm di avere una potenza di fuoco da 200 miliardi di euro. Quando tutto il capitale sarà stato versato dai Paesi membri dell’Eurozona , cioé entro il 2014, l’artiglieria del fondo salva-Stati permanente potrà contare su munizioni per 500 miliardi di euro. Germania, Francia e Italia, i tre principali ‘azionisti’ dell’Esm, dovranno sottoscrivere quote di capitale pari rispettivamente al 27,1%, 20,3 e 17,9%. 

 
LE RISORSE a disposizione dell’Esm potranno essere impiegate per la concessione di prestiti ‘ex post’ – come avvenuto per Grecia, Irlanda e Portogallo – o di prestiti ‘preventivi’, ma anche – sempre in base a condizioni fissate nero su bianco in memorandum d’intesa e nella versione scudo anti-spread – per acquisti di titoli pubblici sui mercati primario e secondario. 
 
 DAL PRIMO MARZO 2013 potranno usufruire del sostegno dell’Esm solo i Paesi dell’Eurozona che avranno ratificato il Patto di bilancio. I casi di comprovata emergenza, il Board dell’Esm – composto dai ministri delle Finanze – potrà mettere da parte il vincolo dell’unanimità e prendere decisioni a maggioranza qualificata raccogliendo l’85% dei voti degli aventi diritto.

 

  

08/10/2012 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione