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Reputazione banche italiane, su Internet è ancora bassa

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Mai, come in questo settore, è indispensabile una solida reputazione. L’esito del referendum sulla Brexit sta mettendo infatti a dura prova i mercati finanziari. E le banche sono le prime imputate o sorvegliate speciali. Ed ecco che il modo di comunicare ed essere presenti sul web può fare la differenza. 

“All’indomani del referendum sulla Brexit le banche italiane sono state oggetto di pesanti vendite in Borsa e il risultato del voto sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea potrebbe pesare sui mercati internazionali ancora a lungo. È indispensabile per l’intero settore costruirsi una solida reputazione sul web per mettere un argine al panic selling», spiega Carlo Milani, direttore di BEM Research, che ritiene per il futuro determinante che le banche si presentino sul web in modo chiaro e semplice, per avvicinarsi alla nuova clientela e per poter offrire in modo trasparente le informazioni che regolano il settore.   

Ma vediamo come si collocano i nostri principali istituti di credito.
Secondo il report mensile di BEM Research, che ha analizzato l’andamento online di 26 banche attive in Italia, in testa alla classifica dei miglior brand online nel settore bancario si colloca Intesa Sanpaolo, che  mantiene la leadership del classifica anche a giugno 2016. Al secondo posto si conferma  Unicredit, che migliora di 3,6 punti indice la sua performance (si attesta a 43,6). In terza posizione sale  Banco di Napoli, istituto del gruppo Intesa Sanpaolo, che continua ad avanzare: ad aprile era sesto, a maggio quarto e oggi conquista l’ultimo gradino del podio. Scala una casella in trenta giorni anche Mps, ora in quarta posizione, e chiude la classifica dei migliori  Cariparma, società del gruppo francese Crédit Agricole. Esce, invece, dall’elenco dei top- 5 il Banco Popolare, che a maggio aveva agguantato la terza piazza anche sull’onda della fusione con  Bpm.

Nel complesso l’andamento dei 26 brand del settore bancario sul web italiano registra una media di punti indice di 29,7, un risultato in calo del 2% rispetto a maggio”, si legge nel comunicato della società che poi conclude dicendo che il grado di competizione su Internet è considerato da  Bem Research  “basso” e che il numero delle ricerche su Google per parole-chiave segna un -10% rispetto a un anno fa.

  

30/06/2016 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione