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Consulenti finanziari, ecco i diversi tipi di professionisti

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Il 24 gennaio al PFEXPO, Mainò (Nafop) illustrerà le varie tipologie di consulenti finanziari

L’introduzione della MiFID II rivoluzione il mondo della consulenza. Ma come si comporteranno i consulenti? Ecco la riflessione di Luca Mainò, fondatore e membro del consiglio direttivo Nafop, che  in questo contributo anticipa parte dell’intervento sul futuro di questa professione che terrà il 24 gennaio, al PFEXPO di Milano, all’interno della tavola rotonda “Consulenza finanziaria: quale ruolo e quale professionisti?” che si svolgerà al Palazzo delle Stelline, in sala Bramante, dalle 16.45 alle 18.15 (clicca qui per iscriverti all’evento). Una professione, che deve fronteggiare tante sfide ma che presenta tante potenzialità.

La nuova normativa comunitaria contribuirà a ridisegnare le strategie operative dei vari attori dell’industria del risparmio, con l’obiettivo della maggiore tutela dell’investitore finale. L’offerta del mercato della consulenza finanziaria si polarizzerà: da un lato gruppi bancari e reti distributive continueranno a operare in modo tradizionale, dall’altro studi professionali e società di consulenza indipendente svilupperanno la consulenza a parcella.

Sarà necessario integrare i propri servizi professionali per poter seguire in modo organico e unitario tutti gli aspetti legati al ciclo di vita del patrimonio del cliente orientandosi concretamente verso il financial planning.

Entro il 31 ottobre 2018 sarà operativo il nuovo Albo dei consulenti finanziari con due nuove sezioni dedicate ai consulenti indipendenti (autonomi) e alle società di consulenza indipendente (Scf).

I consulenti finanziari avranno varie opzioni e potranno scegliere:

– continuare alla vecchia maniera, incassando le provvigioni sui prodotti venduti (approccio “commission only”)

– facendosi pagare, oltre alle commissioni, una parcella per la consulenza non indipendente  (approccio “fee and commission” detto anche “fee on top”)

– scontando dalla parcella una parte delle provvigioni incassate (modello “fee offset”)

– facendosi remunerare solo e esclusivamente a parcella (modello “Fee Only”) scegliendo l’indipendenza soggettiva, senza nessun legame con intermediari e società prodotto.

Ogni professionista sarà libero di decidere il proprio futuro e sarà totalmente responsabile delle proprie scelte. Come in ogni decisione è fondamentale capire, approfondire e soprattutto pensare con la propria testa.E farsi anche questa domanda: “Cosa è meglio per i miei clienti?”

 

17/01/2018 | Categorie: Mondo consulenti Firma: Redazione