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Greggio in calo sui timori di rallentamento ripresa Usa

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 IL PETROLIO SCENDE dopo la divulgazione  di deludenti dati sul settore manifatturiero statunitense che hanno riacceso i timori degli investitori per la ripresa economica della nazione maggior consumatore di greggio al mondo. Una preoccupazione che ha messo in secondo piano l’annuncio dell’accordo sull’innalzamento del tetto del debito Usa.

 
IL BRENT ha registrato un minimo  in concomitanza con la diffusione dei dati Americani peggiori del previsto che hanno allarmato gli operatori del settore sulla possibile interruzione della già debole ripresa economica. In effetti bisogna notare che consumo e la conseguente richiesta di oro nero è strettamente legata al ciclo economico. il Wti sui mercati internazionali ha segnato un prezzo intorno ai 92 dollari, valori che non si vedevano dallo scorso giugno.
 
LE PROSPETTIVE cupe sulla sostenibilità della crescita economica Usa sono un elemento che turba anche le diverse agenzie di rating: il piano di riduzione della spesa pubblica previsto per i prossimi anni è da considerarsi come un piano di austerità. I risvolti e gli effetti negativi sul ciclo economico sono evidenti a riguardo, basta pensare all’andamento del Pil greco da quando Atene ha messo in atto più di un anno fa un modello analogo seppur più severo.
 
SENTIMENT. "Le preoccupazioni sul debito e il default sono passate, ora stanno tornando quelle sulla crescita dopo i dati molto deludenti sul Pil e l’Ism, che è stato davvero penoso", ha detto Carsten Fritsch di Commerzbank. "Tutto ciò pesa sul sentiment generale e in particolare sul petrolio poiché gli Stati Uniti ne sono il maggior consumatore. Inoltre il dollaro forte non aiuta".

  

03/08/2011 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Jonathan Figoli