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Euforia Wall Street ed economia americana. Qualcosa non torna

Che differenza a distanza di 2  anni. Il 9 marzo 2009, sembrava che il collasso finanziario era alle porte, pardon ad un soffio, ma il Dow Jones Industrial Average aveva toccato solo il fondo – la chiusura più bassa degli ultmi 12 anni, 6.547 punti e da li poi sarebbe ricominciata la salita.

LA SALITA. Oggi il DJIA viaggia in picchiata al rialzo ed è sopra i 12000 punti. Dal suo picco nel mese di ottobre 2007 fino alla caduta di due anni orsono, esattamente il 9 marzo 2009, il mercato azionario ha perso quasi 8.000 miliardi dollari in valore. Tale gap non è stato completamente riagguantato, ma siamo sulla buona strada e il traguardo sembra essere oramai vicino. Alcuni parlano di un rilancio dinamico, o meglio che la Street dovrebbe trainarsi indietro il resto dell’economia. Ma questa non è certo una ripresa forte e sostenuta.

BULL MARKET. In teoria, almeno, il bull market dovrebbe far sentire gli americani molto più ricchi rispetto a due anni fa. Così si dovrebbe spendere molto di più, e una maggiore  spesa dovrebbe alimentare la ripresa e la crescita del mercato del lavoro, che stenta a decollare. Ma tutto ciò perché finora non si è verificato? In realtà, la stragrande maggioranza degli americani oggi come oggi non si sentono più ricchi perché detengono pochi soldi investiti in asset azionari. In realtà, o meglio al contrario la stragrande maggioranza  si sentono più poveri perché il loro punto di forza è rappresentato dalla casa di proprietà che  ora vale dal 20 al 40 per cento meno di quello che valeva nel 2007 (e non c’è alcun segno di rialzo nel mercato immobiliare).

Il bull market di Wall Street negli ultimi due anni ha seriamente arricchito solo il 5% degli americani che oramai fanno la parte del leone anche negli asset azionari. Mentre il loro reddito da lavoro comincia da 210.000 $, i loro redditi da capitale – ossia dividendi e guadagni in conto capitale – è diventato di gran lunga superiore al reddito da lavoro. E non dovrebbe la spesa del 5% di questi super ricchi far sperare al resto degli americani in nuovi posti di lavoro? Non proprio. Mentre questo 5% spende di più, la loro spesa non è proporzionale alla ricchezza che detengono.  Dopo tutto, essere ricchi è ciò che ognuno di noi desidera.

MOODY’S. Un analisi di Moody’s  stima che la spesa dei più ricchi d’America,  o meglio il 5% degli americani, rappresenta attualmente il 35,5% della spesa dei consumatori statunitensi. Basti pensare a questo e alla quantità di posti di lavoro che sarebbero creati se tutti gli americani guadagnassero a Wall Street.  Il restante 95% degli americani sono ancora preoccupati per il loro lavoro, i loro salari in calo, l’ aumento delle polizze sanitarie, e il valore della propria casa che diminuisce sempre più!!! E finché continuano a risparmiare ed essere pessimisti, questa ripresa saranno dolorosamente lenta. Happy Birthday Wall Street. Basta sapere che la maggioranza degli americani non si stanno unendo alla celebrazione.

11/03/2011 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Vincenzo Polimeno