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Quali sono le scadenze migliori secondo gli esperti per investire in Btp

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  La Federal Reserve stupisce i mercati e gli investitori esultano. E poco importa che il Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, abbia deciso di mantenere inalterati gli stimoli da 85 miliardi di dollari al mese, sotto forma di acquisto bond e titoli tossici, per deluso dalla ripresa economica e preoccupata dall’alto livello di disoccupazione. Gli addetti ai lavori tirano un sospiro di sollievo confidando sulle ingenti iniezioni di liquidità che continueranno a un ritmo mai visto prima. "E’ vero che siamo stati troppo ottimisti nella nostre prospettive di crescita e non abbiamo tenuto conto del fatto che il nostro potenziale di crescita ha rallentato temporaneamente – ha detto ieri sera Ben Bernanke -. D’altro canto siamo stati più pessimisti del dovuto in termini di disoccupazione che è migliorata oltre le nostre attese sebbene rimanga su livelli troppo elevati".

 
A differenza della Bce, la Fed ha anche indicato la disoccupazione sotto al 6,5% come momento per rialzare i tassi che fino allora resteranno a un minimo storico tra lo zero e lo 0,25%. Rimandando il tapering, il taglio cioè degli stimoli, la Fed conta di "mantenere una pressione al ribasso sui tassi di interesse di lungo termine, sostenere il mercato dei mutui e contribuire a rendere le condizioni finanziarie generali più accomodanti".

Ora la domanda più ricorrente è  come gestire correttamente un portafoglio di titoli di Stato, perché in questo momento i Btp possono portare guadagni o perdite ai sottoscrittori in base alle circostanze.
 
Lo spread fra Btp e Bund tedeschi rimane elevato ma, molti operatori ritengono che se il differenziale dovesse tornare a scendere nella seconda metà del 2013 i risparmiatori potrebbero realizzare buoni guadagni in conto capitale, anche se inferiori rispetto alle performance a doppia cifra del 2012.
 
Antonio Mauceri, amministratore delegato di Augustum Opus Sim, una società indipendente di gestione del risparmio, dice di essere “convinto che la tendenza a una riduzione degli spread tra il Bund e il Btp, dopo una fase iniziale di volatilità nel corso delle prossime settimane, potrà continuare in autunno e il differenziale sul decennale riportarsi verso i 200 punti.
 
Tuttavia nella scelta delle scadenze ritengo che sia più conveniente puntare sui Btp a tre e a cinque anni, perché è su queste durate che vi sono le maggiori probabilità di una riduzione degli spread e dei rendimenti”. Secondo Daniele Guidi, responsabile delle gestioni a reddito fisso di Bnp Paribas Ip, “se si hanno denari liquidi da investire, meglio puntare sulle scadenze più brevi, dai Bot, fino ai Btp a due o al massimo 3 anni”.
 

  

19/09/2013 | Categorie: Finanza personale Firma: Redazione