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Investimenti sostenibili crescono in Europa

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Lo Studio del Forum Europeo per gli Investimenti Sostenibili e Responsabili evidenzia una crescita a doppia cifra per il mercato europeo degli Investimenti Sostenibili e Responsabili (SRI) rispetto al 2011.

Eurosif, il Forum Europeo per gli Investimenti Sostenibili e Responsabili, ha presentato i risultati del sesto Studio sugli Investimenti Sostenibili e Responsabili.

 

Si tratta della la principale ricerca indipendente condotta a livello europeo per analizzare la dimensione del mercato SRI a livello aggregato e per strategia di sostenibilità adottata (esclusioni di società con alto rischio ambientale, investimenti concentrati in aziende con miglior profilo di sostenibilità…), evidenziando i trend emergenti nei 13 Paesi presi in considerazione.

Lo Studio verrà presentato ufficialmente in Italia nell’ambito dell’evento conclusivo della Settimana SRI 2014, che si terrà mercoledì 12 novembre presso la Borsa di Milano.

 

I principali risultati in Europa e in Italia

 

Le strategie SRI hanno registrato tassi di crescita a doppia cifra tra il 2011 e il 2013, con un progresso più marcato rispetto a quello del mercato europeo degli investimenti.

La crescita va dal +22,6% degli investimenti tematici (cleantech, energie rinnovabili,…) al +132% dell’impact investing, in rapporto a una crescita del +21,7% del mercato europeo degli investimenti.

 

In Europa le esclusioni di aziende sulla base di criteri di sostenibilità impattano quasi la metà degli asset complessivi (inclusi i non SRI)

In Europa le esclusioni rappresentano ben il 41% delle masse gestite complessive, pari a circa 6.900 miliardi di euro, mentre gli investimenti ad alto impatto sociale, come microcredito o social housing, pur essendo di gran lunga i meno rilevanti in termini di asset, hanno registrato il tasso di crescita più alto negli ultimi due anni: +132%, raggiungendo i 20 miliardi di euro.

 

In Italia cresce l’engagement e il mercato è influenzato da pochi investitori istituzionali.

In Italia i dati – raccolti dal Forum per la Finanza Sostenibile – mostrano una crescente applicazione della pratica dell’engagement, spinta dall’adozione di una politica di proxy voting da parte del Gruppo Generali, che usa anche criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) per orientare i voti nelle assemblee delle società nei propri portafogli.

I gruppi assicurativi, insieme ai fondi pensione, si confermano gli attori di maggior rilievo nel panorama italiano. In particolare i fondi pensione rappresentano il 44% del mercato degli investitori istituzionali. Questo dato è beneaugurante in quanto proprio i fondi pensione sono stati l’agente che ha guidato lo sviluppo dei mercati SRI più sviluppati, come Francia e Regno Unito.


Nel commentare i dati, Francois Passant, Executive Director di EUROSIF, nota che: “In Europa (…) il dibattito si sta ormai spostando dall’utilità dell’SRI da un punto di vista finanziario, al come l’impatto SRI si possa quantificare e misurare. Gli investitori e altri stakeholder del settore spingeranno sempre più il mercato in questa direzione, portandolo a un nuovo livello di maturità.”

18/10/2014 | Categorie: Finanza personale Firma: Redazione