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Grecia dopo Moodys ecco il ciclone S&P

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 RATING. Infatti, la stessa ha ridotto nuovamente il rating della Grecia portandolo da "CCC", corrispondente a "vulnerabile", a "CC", corrispondente ad un debito "molto vulnerabile e altamente speculativo". Le prospettive sono negative. Confermato il giudizio "C" sul debito a breve. La decisione è stata adottata dopo l’annuncio del coinvolgimento dei privati nello scambio di titoli di stato greci. 


 COMUNICATO. In un comunicato l’agenzia spiega che il piano di ristrutturazione del debito del paese, varato la settimana scorsa dalla zona euro, corrisponde ad un "default selettivo" e che le opzioni, concesse ai creditori privati, di swap dei governativi greci detenuti o di allungamento delle scadenze, sono "sfavorevoli". A seguito dell’analisi del comunicato del Consiglio europeo del 21 luglio, S&P ha concluso che la proposta ristrutturazione del debito pubblico greco corrisponderebbe a un default selettivo, nell’ambito della nostra metodologia di rating" si legge nella nota di S&P. 
 
CONSIDERIAMO la proposta ristrutturazione come un ‘distressed exchange’ poiché, sulla base delle comunicazioni pubbliche dell’Europa, risulterebbe probabilmente in perdite commerciali per i creditori". La nota di S&P prosegue affermando che in caso di swap dei titoli di stato greci "la maturità dei nuovi strumenti di debito si estenderebbe ben oltre la maturità dei bond collocati….. e oltre quello che la Grecia attualmente potrebbe emettere sul mercato". 

RITENIAMO i livelli di tasso di interesse pagati sui nuovi bond significativamente inferiori ai tassi disponibili per gli investitori sul mercato secondario" nota l’agenzia. Come conseguenza… consideriamo i termini della ristrutturazione come l’offerta di un valore inferiore a quello promesso dai titoli originari. 
 
Sotto i nostri criteri, questo ci porta a concludere che la ristrutturazione corrisponde a un default selettivo" si legge nella nota.  Una volta avviata la ristrutturazione del debito greco, annuncia S&P, i rating saranno con molta probabilità ulteriormente abbassati a "SD", livello corrispondente a "default selettivo". S&P aveva già reso noto di considerare il piano di riscadenziamento del debito greco approvato dai vertici dell’Eurozona come una forma di default selettivo. Sulla stessa lunghezza d’onda le altre agenzie di rating: Moody’s che nei giorni scorsi ha anch’essa tagliato il merito di credito di Atene e Fitch. 
 
SECONDO l’agenzia americana, il coinvolgimento dei privati nel salvataggio di Atene non sarebbe altro che una ristrutturazione mascherata. I possessori di bond greci, secondo le sue stime, dovrebbero recuperare tra il 30 e il 50 per cento del loro investimento iniziale aderendo al riscadenzamento. I termini sia del buyback (riacquisto) che del "rollover" (il rinnovo, cioè, dei titoli a scadenza) appare sfavorevole per gli investitori», avverte S&P. 
 
L’AGENZIA boccia anche l’ipotesi dei cosiddetti "Brady Bond" grazie al quale le banche commerciali insieme agli Stati Uniti, al Fondo Monetario Internazionale e al Club di Parigi dei creditori sovrani hanno potuto ristrutturare e ridurre il debito dei governi latino americani e dell’Europa dell’est alla fine degli anni ’80. 
 
LE PROSPETTIVE negative sul rating assegnato alla Grecia riflettono il fatto che "probabilmente" S&P taglierà il rating greco a "SD" (default selettivo" nel momento in cui avrà inizio la ristrutturazione, e quello dei singoli titoli di Stato interessati a "D", default, al momento d’inizio del concambio o del rollover. 
 
Dopo la ristrutturazione il rating greco potrebbe tornare a salire ma «la probabilità di un’insolvenza futura sulle nuove obbligazioni rimane alta».

  

27/07/2011 | Categorie: Economia e Dintorni Firma: Redazione