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CCT (Certificati di credito del tesoro)

 Sono titoli di credito a medio-lungo  a tasso variabile, emessi dal Tesoro con scadenze pari a 2, 5, 7 e 10 anni, al fine di finanziare il debito pubblico, trattati sul mercato obbligazionario. Titoli dematerializzati, al portatore o all’ordine. Il collocamento avviene attraverso un’asta marginale sul prezzo, in base alla quale l’assegnazione viene effettuata al prezzo meno elevato fra quelli offerti dai concorrenti aggiudicatari, anche se pro-quota.

Se le richieste alla Banca D’Italia superano l’offerta di titoli si utilizza il criterio del riparo, si assegnano cioè i titoli nella stessa proporzione che hanno le singole richieste rispetto al loro complessivo ammontare. I CCT sono ammessi d’ufficio alla quotazione il giorno immediatamente successivo all’asta (la quotazione è disposta dalla Consob a seguito di comunicazione dell’avvenuta emanazione del decreto di emissione da parte del ministero del Tesoro) la quotazione è a corso secco: per ottenere l’effettivo prezzo che l’acquirente paga occorre sommare a essa i ratei di interessi maturati.

Gli interessi sono indicizzati al rendimento dei BOT semestrali. Gli interessi sono corrisposti posticipatamente, con una cedola semestrale. Taglio minimo 1000 euro o un suo multiplo. I lotti di negoziazione sono pari o multipli di tale importo. Sono rimborsati in un’ unica soluzione. Sono soggetti ad aliquota del 12,5%. L’imposta è applicata, sotto forma di ritenuta alla fonte, sul valore delle cedole e al momento del rimborso, sullo scarto di emissione.

  

28/08/2013 | Categorie: Nozioni e personaggi Firma: Redazione