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Alessandro Profumo

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 è un banchiere e dirigente d’azienda italiano, ex amministratore delegato del gruppo Unicredit.

Trascorre l’infanzia a Palermo dove suo padre ingegnere ha fondato una piccola industria elettronica. Nel 1970 si trasferisce con la famiglia a Milano dove frequenta il Liceo Classico Manzoni e successivamente l’Università Bocconi.
 
Si sposa nel 1977, e inizia la sua esperienza nel settore creditizio al Banco Lariano, dove lavora dal 1977 al 1987 nell’area affari e in quella esecutiva. Dopo la laurea nel 1987 in economia aziendale, lascia il settore bancario per approdare nella consulenza aziendale. Dal 1987 al 1989 è responsabile di progetti strategici per McKinsey & Company, e successivamente è capo relazioni istituzionali alla "Bain, Cuneo e associati" (oggi Bain & Company). Nell’aprile 1991 torna nel settore assicurativo-bancario assumendo la carica di direttore centrale per il gruppo RAS.
 
Nel 1994 passa al Credito Italiano, un anno dopo la sua privatizzazione, con la carica di condirettore centrale. Qui scala le posizioni di vertice: direttore generale (1995), amministratore delegato 1997. Con la nascita del gruppo Unicredit (1998) assume la guida del nuovo colosso bancario e inizia la sua politica di acquisizione di istituti di credito minori. Nel 2005 perfeziona l’integrazione con il gruppo tedesco HVB.
 
Nel 2003 è autore, con Giovanni Moro, del saggio sulla responsabilità sociale dell’impresa intitolato Plus valori. Nel 2004 viene insignito dal presidente Carlo Azeglio Ciampi del titolo di Cavaliere del Lavoro. Nel 2007, con la fusione dell’Unicredit con Capitalia, Profumo è a capo di uno dei più grandi gruppi bancari d’Europa.
 
Secondo Il Sole 24 Ore nel 2007 ha avuto un compenso di 9.427.000 Euro (oltre ad azioni gratuite per 3,92 milioni) mentre nel 2008 ha rinunciato volontariamente ai bonus di 5,5 milioni di Euro scendendo così a 3,48 milioni 
 
Il 21 settembre 2010, Profumo si è dimesso dalla carica di AD di Unicredit al fine di evitare uno scontro tra i grandi azionisti nel CDA, nonostante Salvatore Ligresti, uno dei maggiori detentori di quote di portafoglio titoli, avesse ricercato un accordo in extremis con gli azionisti tedeschi che più degli altri non hanno accettato l’ingerenza della politica a favore di Profumo. L’Istituto ha accordato al banchiere una buonuscita di 40 milioni di euro. ]
 
Profumo è vicepresidente e membro esecutivo dell’ABI.
 

  

05/09/2013 | Categorie: Nozioni e personaggi Firma: Redazione