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Facebook Wall Street Rifiuta Amicizia

Il Social network nella prima seduta dopo il debutto, apre in forte calo: -7,10% a 35,52 dollari  ma le vendite non si fermano con il titolo che cede oltre il 10% per chiudere poi con l”11% di calo. Inizia male la prima settimana di scambi, un test con il quale gli analisti e gli investitori cercheranno di capire se l’Ipo record del social network è giustificata. Un esame non facile da superare anche per le condizioni del mercato, con la crisi del debito dell’Europa e le pressioni al ribasso sulle banche con il caso JPMorgan, che solo nell’ultima settimana ha bruciato miliardi di dollari di capitalizzazione.
 
Difficoltà che però non giustificavano da sole il deludente debutto 2: nella prima seduta al Nasdaq il titolo ha guadagnato lo 0,6%, la peggior performance sia tra le grandi Ipo americane sia nella cerchia più ristretta del comparto tecnologico. Tra i big il record spetta a Ups che guadagnò il 36% al debutto, bene anche Visa (+28%), At&t Wireless (+8,1%) e Gm (+3,6%). Solo Kraft si avvicina a Facebook con un +0,8% nella prima seduta di scambi. Di tutt’altro tenero il rendimento dell’internet company: Linkedin raddoppiò il valore (+109%) come Netscape (+108%), ma registrarono performance a due cifre anche Yahoo! (+35%), Groupon (+31%) e Google (+18%).
La bocciatura di Forbes. Come se non bastasse è arrivata anche la bocciatura di Forbes secondo cui l’Ipo è "un fallimento per sette motivi". Il primo è che è avvenuta troppo tardi. A questo si aggiunge il fatto che l’amministratore delegato, Mark Zuckerberg, "disdegna gli investitori. Non ha mai voluto che fosse quotata". 

 
 Il terzo motivo è che Facebook non ha lasciato niente per gli investitori comuni. Il quarto è un debutto in un mercato incerto a causa dell’Europa: "Al di là dell’Europa – spiega la rivista -, maggio non è buon periodo per quotarsi. Gli ultimi decenni hanno mostrato che la maggior parte dei guadagni in Borsa è realizzata fra ottobre e maggio". Forbes cita poi motivi più sostanziali: "La monotonia di Facebook" che ormai inizia ad annoiare, il fatto che non è necessario e che l’industria dei social media di massa è un catorcio.

   

24/05/2012 | Categorie: Investimenti Firma: Redazione