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USA-Cina: tregua commerciale, effetto domino sui mercati globali

Dopo un intenso ciclo di negoziati a Ginevra, Stati Uniti e Cina hanno deciso di sospendere per 90 giorni la guerra commerciale in atto. Cosa ci dobbiamo aspettare?

Il presidente Donald Trump ha lasciato intendere che alcune tariffe potrebbero essere reintrodotte qualora i colloqui successivi non portassero a progressi concreti, ma a livelli molto più bassi rispetto al picco del 145% precedentemente applicato alle importazioni cinesi.


Il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent, ha annunciato una nuova strategia: puntare su un “disaccoppiamento strategico” dal commercio cinese, anziché su una rottura totale. Un altro segnale positivo è arrivato da Pechino, che ha revocato il blocco alle consegne di aerei Boeing verso le compagnie aeree cinesi.


I mercati reagiscono con entusiasmo: tecnologia in rialzo

I mercati finanziari hanno accolto con entusiasmo la distensione tra le due potenze. L’indice S&P 500 ha recuperato le perdite dell’anno, mentre NASDAQ e Dow Jones hanno mostrato performance simili. In particolare, le aziende tecnologiche come Nvidia, AMD e Tesla hanno registrato significativi guadagni, con la casa automobilistica di Elon Musk che ha superato nuovamente la soglia di 1 trilione di dollari di capitalizzazione.


Accordi bilaterali e dazi record

Prima del vertice di Ginevra, Washington ha siglato un accordo commerciale con il Regno Unito, incentrato su auto e carne bovina. Anche se modesto nei numeri, rappresenta un precedente per ulteriori accordi bilaterali. Intanto, gli introiti americani dai dazi hanno raggiunto un record di 16,3 miliardi di dollari ad aprile, più del doppio rispetto ai 7,1 miliardi dello stesso mese del 2024.


Crisi per i produttori giapponesi e nuove strategie produttive

Le case automobilistiche Honda e Nissan hanno rivisto al ribasso le previsioni di utile annuale a causa dell’impatto dei dazi. Nissan, già in crisi, ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 20.000 posti di lavoro e la chiusura di 7 impianti su 17.

Anche Foxconn, fornitore di Apple, ha abbassato le stime per l’anno, citando l’instabilità commerciale e le fluttuazioni valutarie. L’azienda sta costruendo in Messico una fabbrica per produrre i nuovi superchip GB200 di Nvidia.


Inflazione sotto controllo, ma le previsioni restano incerte

Nonostante i dazi, l’inflazione americana è rimasta stabile: ad aprile il tasso annuo è sceso al 2,3%. Tuttavia, gli economisti prevedono un possibile aumento nei mesi futuri.


Lotta ai prezzi dei farmaci e nuovi accordi in Medio Oriente

Trump ha firmato un ordine esecutivo per ridurre i prezzi dei farmaci, proponendo tagli compresi tra il 59% e il 90%. Ma l’iniziativa incontra ostacoli, anche perché i farmaci generici – che rappresentano la maggioranza delle prescrizioni negli USA – sono già più economici rispetto ad altri paesi.

Durante una visita in Medio Oriente, il presidente ha concluso accordi miliardari: 142 miliardi in forniture militari all’Arabia Saudita e l’acquisto di 210 aerei Boeing da parte del Qatar. Gli Emirati Arabi Uniti, intanto, puntano sull’intelligenza artificiale, annunciando la creazione di "Humain", una nuova azienda statale dedicata allo sviluppo di infrastrutture AI e data center, con il supporto di Nvidia e AMD.


SoftBank e CATL: tra intelligenza artificiale e mobilità elettrica

SoftBank ha smentito i dubbi sull'impegno verso l’AI, confermando investimenti nel progetto americano Stargate. Il colosso giapponese ha chiuso l’anno fiscale con il primo utile in quattro anni, grazie soprattutto al comparto telecomunicazioni.

Infine, CATL, leader mondiale nella produzione di batterie per veicoli elettrici, mira a raccogliere 4,6 miliardi di dollari da una nuova quotazione, potenzialmente la più grande IPO del settore a livello globale.


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