top of page

L’invecchiamento della popolazione globale: una trasformazione epocale entro il 2100

Il mondo sta invecchiando — e più in fretta di quanto pensiamo

Secondo le ultime proiezioni delle Nazioni Unite, entro il 2100 alcuni Paesi vedranno oltre il 60% della loro popolazione avere più di 65 anni.


Un fenomeno globale, accelerato da una combinazione di calo delle nascite, aumento dell’aspettativa di vita e migrazione.


Questa trasformazione demografica non è solo una questione sociale: è un tema centrale per il futuro dell’economia, del lavoro e della sanità pubblica.


Europa oggi, Asia e America Latina domani

Nel 2025, i Paesi con la maggiore quota di over 65 sono in gran parte europei.

Il Giappone guida con il 30%, seguito da Porto Rico, Italia e Portogallo.


Ma la situazione cambia radicalmente nel lungo periodo, ecco le proiezioni per il 2100:

  • Hong Kong: 61% della popolazione over 65

  • Porto Rico: 52.4%

  • Cina: 45.8%

  • Corea del Sud: 45.2%

  • Albania: 42.8%


Visual Capitalist, con l’app Voronoi, ha rappresentato visivamente questo cambiamento epocale, mostrando come il centro dell’invecchiamento si sposterà verso Asia e America Latina nel giro di pochi decenni.

---

Cosa comporta questo trend?

Lavoro e produttività

Una forza lavoro più anziana pone nuove sfide in termini di occupabilità, riqualificazione e previdenza sociale. Le aziende dovranno rivedere i modelli di carriera e flessibilità.


Sistema sanitario

L’invecchiamento porterà a un aumento della domanda di cure croniche, assistenza domiciliare e innovazioni sanitarie. Sistemi pubblici e privati dovranno adattarsi a una popolazione più fragile ma più longeva.


Crescita economica

Meno giovani e più anziani possono significare una minore crescita del PIL, a meno di profondi cambiamenti nei modelli economici e nelle politiche migratorie.


Siamo pronti a un mondo di anziani?

Il cambiamento è già in atto. In molte nazioni europee e asiatiche, le fasce senior rappresentano una porzione sempre più significativa della società.

La longevità è una conquista, ma pone domande complesse sulla sostenibilità economica, l’equità intergenerazionale e la qualità della vita.

Il momento di agire è ora, con politiche innovative e investimenti lungimiranti.


Conclusione

L’invecchiamento della popolazione non è una crisi: è una trasformazione strutturale.

Chi saprà anticiparla e adattarsi, avrà un vantaggio strategico nei decenni a venire.


logo_PF_vettoriale_white-01.png

fa parte del gruppo

Logo PFEconomy.png

Il più importante hub per la divulgazione

della cultura economica e finanziaria

  • Linkedin
  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube

© PFHolding Srl

bottom of page