abrdn, focus Paesi Emergenti: orientarsi fra le opportunità dei mercati in crescita

I mercati emergenti continuano a destare grande interesse e attenzione, offrendo una panoramica di dinamiche socio-economiche in continua evoluzione. Matteo Buonomini, Head of Distribution Italy di abrdn, ha condiviso la sua visione in un’intervista esclusiva su MyAdvice, la rubrica di Finance TV dedicata alla consulenza finanziaria.

Con la popolazione mondiale in rapida evoluzione, i mercati emergenti, in particolare l’India e la Cina, saranno sicuramente protagonisti di una crescita significativa fino al 2050. Nel breve termine, i dati macroeconomici attuali evidenziano un controllo dell’inflazione e politiche monetarie accomodanti nei paesi emergenti, aprendo la strada a previsioni di crescita interessanti.

Nel contesto delle opportunità di investimento, Buonomini ha sottolineato l’importanza di una diversificazione mirata, con un occhio di riguardo verso i cosiddetti “frontier markets”: questi mercati emergenti in via di sviluppo offrono rendimenti attraenti, specialmente nel settore obbligazionario, dove la stabilità del dollaro statunitense riduce la volatilità.

Infine, una riflessione sull’importanza crescente delle considerazioni ESG (Ambiente, Sociale, Governance) nei mercati emergenti: sebbene la trasparenza e l’accessibilità dei dati possano rappresentare sfide in questi contesti, abrdn sta compiendo sforzi significativi per integrare criteri ESG nelle proprie analisi e strategie di investimento, contribuendo così a promuovere una maggiore sostenibilità e responsabilità nel panorama finanziario globale, portando la cultura della sostenibilità tramite l’impact investing e cercando di attrarre capitali in cambio di una maggiore trasparenza.

Per non perderti tutte le informazioni e dettagli sui mercati emergenti condivisi da Matteo Buonomini a FinanceTV, guarda l’intervista integrale.

Matteo Buonomini
Head of Distribution Italy
abrdn

“ La geopolitica, il Covid e le varie guerre ci hanno insegnato, bisogna diversificare le fonti di approvvigionamento in tutti quei paesi dove ci sono le risorse naturali, dove ci sono le possibilità di investimenti e di attuazione di quelle politiche industriali, che magari negli ultimi anni, grazie al capitalismo, grazie alla globalizzazione, abbiamo concentrato su uno o due paesi. Oggi il driver principale è quello di andare a scoprire altri paesi.”