
Fare impresa in Italia oggi: tra burocrazia soffocante e credito bancario negato
Quali difficoltà che incontrano oggi coloro che vogliono fare impresa e quali distorsioni di un sistema dove, troppo spesso, il successo è ereditato più che conquistato.
In questa intervista Finance TV – Le Voci dell’Economia, Mario Giordano affronta temi cruciali per il futuro dell’Italia: imprenditoria sana, concentrazione della ricchezza, burocrazia e ruolo delle banche.
Quali sono le difficoltà che incontrano oggi coloro che vogliono fare impresa e le distorsioni di un sistema dove, troppo spesso, il successo è ereditato più che conquistato?
Dal capitalismo familiare alla “ereditocrazia”
Secondo Giordano, l’Italia è passata dal mito dell’imprenditore visionario – capace di creare valore e lavoro – a una realtà in cui molte grandi famiglie si sono spostate verso la finanza, partecipando nei capitali di altre aziende, senza più produrre direttamente beni o innovazione.
Il risultato?
Cresce la concentrazione della ricchezza
Per emergere serve “il famoso santo in paradiso”
L’ascensore sociale si ferma, rendendo difficile per un giovane avviare un’impresa senza capitali preesistenti
Giordano parla apertamente di ereditocrazia: un sistema dove la ricchezza si trasmette e si conserva, ma non si crea.
Il nodo della burocrazia e della corruzione
Uno dei passaggi più forti dell’intervista riguarda la burocrazia:
“Non è un destino cinico e baro: la burocrazia serve a favorire la corruzione”.
Pratiche che dovrebbero richiedere giorni ne richiedono anni, ma solo per chi non sa “come fare”. Questa inefficienza frena le imprese, scoraggia i giovani e alimenta un sistema di privilegi per pochi.
Banche: il credito alle imprese è in crisi
Giordano denuncia anche il cambiamento del sistema bancario italiano:
Un tempo il direttore di filiale poteva finanziare un progetto basandosi sulla fiducia
Oggi le banche “giocano in finanza” e non fanno più prestiti alle piccole e medie imprese
Questo taglia le gambe a chi vorrebbe innovare e crescere
La soluzione? Dare spazio all’imprenditoria sana che già esiste
Alla “domanda delle domande” – come se ne esce? – Giordano risponde che non serve inventare nulla di nuovo:
Valorizzare i piccoli e medi imprenditori che già tengono in piedi il Paese
Dare loro visibilità, riconoscenza e strumenti concreti
Smettere di idolatrare le grandi famiglie che non creano più ricchezza reale
Un appello finale
Giordano invita a rompere la soggezione verso i grandi gruppi e a sostenere chi produce valore autentico:
“L’Italia non starebbe in piedi senza un’imprenditoria vera, sana, radicata nel territorio. Eppure la lasciamo morire”.
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