Il Contratto di Rete per il Made in Italy: Una Risorsa Strategica per le PMI
Con il Prof. Giuseppe Capuano abbiamo parlato del "contratto di Rete" e di come questo possa rappresentare una grande opportunità soprattutto per le PMI
In un contesto economico italiano caratterizzato dalla prevalenza di piccole e medie imprese (PMI), il contratto di rete si rivela uno strumento fondamentale per favorire la crescita, l’innovazione e l’internazionalizzazione delle aziende. Il Prof. Giuseppe Capuano, economista e autore del libro Il contratto di rete per il Made in Italy, condivide la sua esperienza e il suo entusiasmo per questa misura, nata nel 2009 e già adottata da migliaia di imprese italiane.
Cos'è il Contratto di Rete?
Il contratto di rete è un accordo tra due o più imprese che consente loro di collaborare, condividere risorse e perseguire obiettivi comuni senza perdere la propria autonomia giuridica. È stato introdotto nel 2009 come misura a costo zero per lo Stato e si è dimostrato uno strumento flessibile e vantaggioso per superare i limiti strutturali delle piccole imprese, come:
Mancanza di una rete commerciale all’estero.
Difficoltà di accesso al credito e ai mercati internazionali.
Scarse risorse per affrontare i rischi di cambio o la complessità normativa dei paesi extraeuropei.
Vantaggi del Contratto di Rete
Giuseppe illustra come il contratto di rete favorisca un approccio collaborativo tra le imprese, consentendo loro di "pensare da medie o grandi imprese" senza alterare la proprietà o l’assetto societario.
Alcuni vantaggi pratici includono:
Condivisione delle risorse: Un'azienda può accedere alla rete commerciale di un’altra, esportando in nuovi mercati.
Ottimizzazione del personale: Grazie al coworking, è possibile "prestare" addetti tra imprese in base a esigenze stagionali o cicliche.
Creazione di sinergie: Le aziende possono collaborare su progetti specifici, unendo competenze e capacità operative.
Ad oggi, circa 50.000 imprese italiane partecipano a oltre 10.000 contratti di rete, ma il Prof. Giuseppe Capuano sottolinea che molto di più si può fare, soprattutto attraverso una maggiore diffusione e conoscenza dello strumento.
Contratto di Rete: Un'Applicazione della Sharing Economy
Paragonando il contratto di rete alla sharing economy, emerge come questo modello collaborativo consenta di creare sinergie che beneficiano tutte le imprese coinvolte. Le aziende possono così ridurre i costi, accedere a risorse altrimenti inaccessibili e affrontare sfide come l'internazionalizzazione con maggiore fiducia e resilienza.
L’Internazionalizzazione delle PMI
Uno degli aspetti più interessanti del contratto di rete è il supporto che offre alle PMI italiane nel percorso di internazionalizzazione. Molte imprese, pur avendo prodotti di alta qualità, faticano a penetrare mercati esteri per mancanza di infrastrutture commerciali e conoscenze locali. Con il contratto di rete, possono unirsi ad altre realtà che già operano con successo in quei mercati, creando una rete condivisa di risorse e competenze.
Conclusione
Il contratto di rete rappresenta un’opportunità straordinaria per le PMI italiane, permettendo loro di superare limiti strutturali e competere su scala globale. Come sottolinea il Prof. Giuseppe Capuano:
"Le nostre micro e piccole imprese devono imparare a pensare da grandi. Conoscere e utilizzare strumenti come il contratto di rete può fare la differenza nel loro percorso di crescita."