
Qualità della vita nel mondo: un terzo della popolazione si sente “in fioridezza”
Sempre più persone nel mondo dicono di vivere una vita migliore. Analizziamo la ricerca Gallup
Nel 2024, in media il 33% degli adulti nei 142 Paesi analizzati si considerava “in floridezza” (termine tecnico che ribadisce il concetto di vivere bene e con prospettive ottimistiche per il futuro). Questo rappresenta la mediana mondiale, ovvero il punto di mezzo tra i Paesi migliori e quelli peggiori.
Come si misura questo "stare bene"?
Gallup utilizza la Cantril Self-Anchoring Striving Scale, una scala da 0 (vita pessima) a 10 (vita perfetta). Chi attribuisce al presente un punteggio pari a 7 o più — e al futuro un voto ancora più alto (8+) — rientra nella categoria dei "thriving" (fiorenti). Al polo opposto chi valuta entrambi i momenti con 4 o meno è considerato “in sofferenza”
Trend in miglioramento
Sia il giudizio sulla vita attuale sia le aspettative sul futuro sono in crescita. Nel 2024, il punteggio medio per l’oggi era 5,9 su 10, stabile rispetto al 2022–23 ma comunque più alto rispetto agli anni precedenti. Il punteggio medio riguardo ai prossimi 5 anni raggiunge 7,2, quasi in linea con il picco toccato durante la pandemia nel 2020 (7,3)
"Non tutti fioriscono": sofferenze in calo
La percentuale di chi si sente in sofferenza è scesa al 7%, uguagliando il valore più basso registrato dal 2007. Dieci anni fa, era al 12%
Che ruolo hanno libertà, speranza economica e futuro dei bambini?
I dati mostrano che ciò che spinge realmente la sensazione di "fiorire" non è solo il reddito pro capite, ma:
il senso di libertà personale, giunto all’81%;
l’ottimismo sull’economia locale, in crescita ma ancora sotto i massimi pre-crisi;
la percezione che il proprio Paese sia un buon luogo per i bambini, al 75%, record storico
Questi fattori si legano in modo più forte alla fioridezza percepita rispetto agli indicatori tradizionali come il Pil o l’Indice di Sviluppo Umano.
In sintesi
33% delle persone in media nei Paesi analizzati si sente in fioridezza.
7% vive in sofferenza, dato minimo dal 2007.
Il benessere percepito è in crescita in tutti i gruppi d’età e generi.
La fiducia nella libertà, nel futuro locale e nella crescita dei bambini sono i pilastri di questo miglioramento.
La ricerca Gallup ci insegna che la felicità — o in questo caso la fioridezza umana — non è solo questione di soldi, ma di libertà, prospettive e fiducia nel futuro. Anche nei momenti difficili, cresce la speranza: è un piccolo segnale che, giorno dopo giorno, il mondo si sente un po’ meglio.
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