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Boomer VS GEN Z: coesistere a distanza è possibile

Oggi diverse generazioni condividono lo stesso spazio, ma con un parametro imprescindibile: la distanza. Ma è davvero così?

Dizionario delle Generazioni

Boomer: Termine che identifica la generazione dei Baby Boomers, ovvero i nati tra il 1946 e il 1964, durante il boom demografico post-bellico. Nel linguaggio moderno e sui social, "Boomer" viene spesso usato in modo ironico per descrivere persone poco avvezze alla tecnologia o restie ai cambiamenti sociali e culturali.

Centennials (Gen Z): Generazione nata tra il 1995 e il 2010, cresciuta in piena era digitale. Il termine Centennials richiama la loro nascita a cavallo del nuovo secolo.

Generazione Alpha: Comprende i nati dal 2010 al 2025. È la prima generazione completamente immersa nell'era digitale, tra intelligenza artificiale e social media. Essendo nativi digitali, hanno un rapporto istintivo con smartphone, tablet e tecnologia.


Essere Figli del Proprio Tempo

Ma di quale tempo? Il tempo è in costante evoluzione, influenzando ogni aspetto della società: politica, economia, lavoro, cultura e relazioni. Le generazioni si definiscono in base agli eventi che segnano il loro periodo di crescita.


Si diventa "figli" di un’epoca, plasmati dalle sue trasformazioni e, a volte, anche "orfani" di un mondo che cambia rapidamente.

Ed è proprio qui che entra in gioco la coesistenza. Diverse generazioni condividono lo stesso spazio, ma con un parametro imprescindibile: la distanza. Questa distanza varia, creando prospettive diverse su una stessa realtà. Ognuna di queste è autentica e valida, seppur differente.


Generazione Z: Il Paradosso tra Connessione e Isolamento

Dai Boomers alla Generazione Alpha, tutti vivono nello stesso ambiente, ma con approcci differenti.

"Se non usi i social oggi, sei fuori dal mondo" può affermare un Centennials. Per la Gen Z, i social sono uno strumento di informazione, comunicazione e persino di lavoro. Sono un intrattenimento veloce e immediato, un luogo dove immergersi con pochi tocchi sullo schermo.


"Ai miei tempi si parlava faccia a faccia, ci si incontrava al bar, si telefonava a casa. Oggi i giovani sono incollati ai loro schermi. A volte sembra che abbiano dimenticato cosa significhi davvero comunicare" è la tipica risposta di un Boomer.


Connessione o isolamento? Dipende dalla prospettiva. Per un Boomer, i social possono sembrare alienanti, mentre per un Millennials o un Gen Z rappresentano un’estensione naturale della propria identità. Non è necessario capirsi, ma accettare che il modo di vivere e comunicare cambia con il tempo.


Volti di una Stessa Medaglia

Le generazioni sono come le due facce di una medaglia: diverse, ma parte della stessa realtà. Il loro approccio alla quotidianità si evolve.

"La musica una volta aveva un’anima, gli artisti sapevano suonare davvero. Ora è tutta elettronica, prodotta al computer, senza strumenti veri e senza messaggi profondi. C’era il vinile, l’attesa per l’uscita di un album" sostiene un Boomer.

"Oggi la musica è sempre disponibile. Ogni giorno scopro nuove canzoni su TikTok. Non importa se è prodotta digitalmente: mi arriva in modo immediato e mi parla" risponde un Gen Z.


Lo stesso discorso vale per la politica: "Ai miei tempi si viveva davvero" afferma un Boomer. Ma i giovani di oggi rispondono con una nuova forma di attivismo: la sensibilità sociale su temi come la crisi climatica, le disuguaglianze e i diritti LGBTQIA+.


Non esiste un modo giusto o sbagliato di vivere il proprio tempo. Ogni generazione ha la sua identità, le sue abitudini, i suoi valori. Eppure, nonostante le differenze, tutti coesistono nello stesso mondo in continua evoluzione, mantenendo le proprie verità, che si sfiorano ma raramente si intersecano.

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