
Venture Capital come asset class: una nuova frontiera per la diversificazione e i settori da osservare
Un focus sui Private Markets e il crescente coinvolgimento degli investitori retail come attori attivi dell’economia reale.
L’evoluzione del mercato del private capital
Negli ultimi anni il mercato del private equity e del venture capital ha vissuto una profonda evoluzione. Non sono cambiati soltanto gli operatori, ma anche la tipologia di investitori coinvolti: oggi, family office, investitori individuali e clienti retail stanno acquisendo un peso sempre più rilevante.
A favorire questa tendenza è la nascita di strumenti più accessibili, come i fondi evergreen e soprattutto gli Eltif (European Long-Term Investment Fund), che grazie agli aggiornamenti normativi permettono anche ai risparmiatori privati di partecipare a investimenti nel lungo periodo, prima riservati al mondo istituzionale.
Diversificazione e rendimento: il valore per il portafoglio
Si tratta di strumenti potenzialmente rischiosi e illiquidi, ma che — se inseriti in un portafoglio ben costruito e gestiti con la guida di un consulente professionista — possono rappresentare una risorsa preziosa.
Dal punto di vista finanziario, infatti, il private capital offre un’elevata diversificazione, permettendo di bilanciare gli strumenti tradizionali (azionari e obbligazionari) e di mitigare la volatilità complessiva del portafoglio. Inoltre, può offrire rendimenti potenzialmente superiori nel medio-lungo periodo.
Private equity e impatto sull’economia reale
Il valore del private equity non si limita alla performance. Questi strumenti hanno un impatto diretto sull’economia reale, sostenendo le imprese nei processi di crescita, internazionalizzazione e innovazione.
Nel caso del venture capital, contribuiscono anche alla nascita di nuove startup e di progetti imprenditoriali che creano valore duraturo nel tempo.
I settori più interessanti per gli investitori
Oggi gli investimenti si concentrano su una varietà di settori chiave. Accanto ai comparti tradizionali — come il made in Italy, la moda e l’agroalimentare, molto apprezzati dagli investitori internazionali — si distinguono aree più innovative come tecnologia, biotecnologie e medicale.
Interessante notare come, secondo alcune analisi, le imprese più innovative risultino spesso le più mature, anche per numero di brevetti depositati: un segnale che l’innovazione non è esclusiva delle startup, ma un pilastro trasversale a tutta l’economia.
Transizione ecologica e criteri ESG
A crescere con forza è anche il settore infrastrutturale, con particolare attenzione all’energia, all’ambiente e alla transizione ecologica.
Tutti ambiti che riflettono la crescente attenzione ai criteri ESG (Environmental, Social, Governance), ormai centrali anche nelle strategie dei fondi di private capital.
Una sfida e un’opportunità per i consulenti finanziari
Per i consulenti finanziari, questi trend rappresentano un’opportunità strategica per offrire ai clienti soluzioni più evolute e diversificate, capaci di coniugare rendimento, sostenibilità e impatto positivo sull’economia reale.
Una sfida che richiede competenza, visione e la capacità di guidare gli investitori verso strumenti che non solo generano valore economico, ma contribuiscono anche a costruire il futuro del Paese.
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