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Economia e Dintorni

UBS: – 3.500 posti di lavoro

LA BANCA SVIZZERA UBS stima di tagliare circa 3.500 posti di lavoro – il 5,3 per cento della forza lavoro – la metà dei quali – circa il 45 per cento  – dalla sua banca di Investimento, nel tentativo di ridurre, da ora sino alla fine del 2013, circa 2 miliardi di franchi svizzeri di costi annuali.
Il 35% dei tagli interesserà il wealth management e l’ attività bancaria svizzera, il 10% coinvolgerà l’asset management globale e il restante 10% l’asset management Americhe.
Le 50 maggiori banche al mondo hanno annunciato, nella prima settimana di agosto, quasi 60.000 riduzioni di lavoro – il tasso più veloce dal 2008 –  secondo i dati compilati da Bloomberg. Credit Suisse Group AG (CSGN) il mese scorso aveva previsto la cancellazione di circa 2.000 posti di lavoro – il 4 per cento del personale -.

UBS, il mese scorso, aveva già annunciato che avrebbe cancellato posti di lavoro, alla luce della revisione al ribasso degli obiettivi e di una trimestrale deludente, sotto le attese – il profitto di UBS è  precipitato del 49 per cento nel secondo trimestre -. Come Credit Suisse, UBS deve far fronte ai crescenti costi normativi e all’apprezzamento del  franco svizzero, fattori responsabili dell’erosione dei profitti.
"Le misure annunciate oggi – ha reso noto l’istituto – sono finalizzate a migliorare l’efficienza operativa. Ubs continuerà a tenere sotto controllo i propri costi ma nello stesso tempo a investire nelle area di crescita".
UBS prevede di prenotare un onere di ristrutturazione di circa 550 milioni di franchi, di cui circa 450 saranno contabilizzati nel secondo semestre, e la maggioranza imputati al terzo trimestre.
I risparmi verranno dai licenziamenti e da una razionalizzazione immobiliare,  ha dichiarato UBS.