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Economia e Dintorni

L’Irlanda e il gioco del Boowling.

I   pericoli del dissesto dell’Irlanda. Le conseguenze sull’economia reale  per tutte le nazioni europee.  La disoccupazione preoccupa. 

IRLANDA E CONTAGIO. La scorsa estate l’abbiamo trascorsa spulciano articoli sui giornali ed ascoltando tutte le notizie relative al default della Grecia; oggi nuovamente  ci accompagnano le news provenienti dal fronte irlandese e non possiamo che chiederci se ci sarà un possibile diffusione a”macchia d’olio” anche alle altre Nazioni europee.  S’ interrogano un po’ tutti nel settore e ce lo chiediamo in molti anche noi.
Questa parola, contagio, mette i brividi di solo a nominarla. Anche in economia, soprattutto a chi vive la realtà dei mercati finanziari tutti i giorni da vicino. Il dissesto finanziario dei conti irlandesi rischia davvero di travolgere quella Nazione e di estendersi a catena anche ad altri Stati facendo cadere come birilli ad esempio Spagna, Portogallo, Italia  e… anche l’Euro?  Questi sono i timori di chi abita nei mercati e vive ogni giorno queste notizie che spingono a vendere a man bassa la moneta unica ed i titoli bancari e finanziari agganciati in qualche modo ai bond sovrani.

I REALI PERICOLI : Ma il pericolo ventilato dal Fondo Monetario Internazionale si spinge ancora oltre: questo dissesto finanziario si potrebbe trasferire dalla finanza degli Stati all’economia reale, dai buoni del Tesoro alle fabbriche; nel 2008 avvenne una cosa simile quando il crollo dei giganti bancari Americani trascinò il mondo in una delle più grandi e profonde recessioni, quella che stiamo oggi vivendo forse superiore addirittura quella del 1929.  Il mercato del lavoro registra oggi una flessione tale da mettere sul tavolo cifre da capogiro: in Europa ci sono decine di milioni di persone senza lavoro. E sono cifre stimate.  Si dice che all’appello mancherebbero centinaia di migliaia di figure specializzate richieste dalle aziende e la colpa sarebbe delle Istituzioni scolastiche troppo lontane dalla realtà del lavoro. Questo è un problema che si era proposto ancora in tempi non sospetti.
Ma torniamo all’attualità: oggi non solo scarseggiano le risorse per incentivare una ripresa ancora stentata, ma servono decine di miliardi (!) di Euro per sostenere i piani di salvataggio dei paesi in difficoltà. Soldi che oggi i Governi dovranno trovare. E a noi resta l’interrogativo  sul come faranno a racimolare tale cifra. Anche se forse la risposta la conosciamo.