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Il caso della settimana

La Cura E’ Solo All’inizio: Il Malato Europa Non E’guarito

 È STATO PUBBLICATO ieri anche il bollettino mensile della Bce che metteva in evidenza che a fronte della «perdurante elevata incertezza sui mercati finanziari, è necessario che tutti i Governi prendano misure incisive» nelle proprie politiche di bilancio per «rafforzare la fiducia dei cittadini nella sostenibilità delle finanze pubbliche».

 
 LA BCE HA AMMONITO soprattutto i paesi meno virtuosi ad essere pronti ad adottare eventuali misure aggiuntive" sul risanamento dei conti pubblici, ove risultino "necessarie in funzione dell’evolversi della situazione». Il riferimento è all’Italia che resta l’osservata speciale d’Europa dopo un mese di settembre in cui gli spread hanno nuovamente superato i livelli di guardia. Per alcuni giorni nel periodo in esame (il Bollettino é aggiornato al 5 ottobre) «i differenziali sui bond sovrani per l’Italia sono stati nuovamente prossimi ai livelli osservati in agosto prima che la Bce decidesse di riattivare» il Programma di acquisti di titoli di Stato dell’Eurozona
 
IN SETTEMBRE «due agenzie di rating (S&P e Moody’s a cui si è aggiunta recentemente Fitch ndr.) hanno declassato l’Italia e i timori di una propagazione della crisi ad altri Paesi dell’Eurozona hanno continuato a gravare sul clima di mercato. Il risanamento di bilancio e le riforme strutturali, afferma la Bce, «devono procedere di pari passo per rafforzare la fiducia, le prospettive di crescita e la creazione di posti di lavoro». 

PER IL CONSIGLIO DIRETTIVO è quindi un imperativo «realizzare con tempestività e determinazione riforme strutturali consistenti ed esaustive». «Dopo la riduzione del secondo trimestre del 2011, allo 0,2% sul periodo precedente la crescita del Pil in termini reali dell’area dell’euro dovrebbe risultare molto moderata nella seconda metà dell’anno, in base alle attese correnti».
 
 SULL’ECONOMIA, per la Banca centrale europea, pesano la frenata della domanda mondiale, il peggioramento del clima di fiducia per consumatori e imprese e le condizioni di finanziamento sfavorevoli a causa della crisi del debito sovrano. In settembre «le tensioni connesse alla crisi del debito sovrano nell’Eurozona sono rimaste acute e l’avversione al rischio degli investitori si é mantenuta elevata». 

LA SITUAZIONE CRITICA delle finanze pubbliche ha un inevitabile impatto sul settore del credito. All’indomani del piano salva banche presentato dalla Commissione Ue «il Consiglio direttivo esorta le banche a condurre tutti gli interventi necessari per rafforzare i loro bilanci, trattenere gli utili, assicurare moderazione riguardo alle remunerazioni e ricorrere al mercato per consolidare ulteriormente la loro componente patrimoniale».