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Il caso della settimana

I No Tedeschi E La Crisi Francese

 L’EUROPA, ormai si sta dividendo sempre più. Assalto dei mercati anche ai Bund tedeschi tanto che la Bundesbank è dovuta intervenire al fine di evitare clamorosi esiti negativi .

 
LA MERKEL non vuole erogare la sesta tranche di aiuti internazionali da 8 miliardi di euro alla Grecia, sostenendo che pretende una serie di impegni sottoscritti da tutti i partiti che appoggiano il governo. Se questo non ci sarà, non ci sarà nemmeno la sesta tranche.
 
RIBADISCE IL SUO NO all’emissione di eurobond, ultima speranza per superare la crisi europea, definendo, addirittura inadeguato che la Commissione Europea li abbia messi all’ordine del giorno.
  
CONTRO LA CANCELLIERA si scaglia il ministro francese delle Finanze, Francois Baroin, sostenendo che la Bce debba agire come prestatore di ultima istanza, agendo come la  Fed. Baroin, sottolinea che la banca centrale in questo momento deve sostenere l’economica dell’Eurozona. "La migliore risposta per evitare il contagio in paesi come la Spagna e l’Italia e’, dal punto di vista francese, un intervento o la possibilità di un intervento o l’annuncio di un intervento da parte di un prestatore di ultima istanza, che dovrebbe essere la Bce".
 
IL GOVERNO FRANCESE ha fiducia nella capacità della Bce di difendere l’Eurozona: "Siamo fiduciosi – dice il portavoce dell’esecutivo Valerie Pecresse – che la Bce riesca a trovare il modo migliore per giocare il suo ruolo".
 
AL MOMENTO ATTUALE anche la Francia pare essere la prossima vittima della crisi del debito, dopo Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, con il rischio di taglio della sua tripla A. Le cifre parlano da sé, oltre alla contrazione del Pil nel secondo trimestre del 2011 e uno spread che ha ormai superato alla grande la soglia record dei 195 punti, l’1,90%, il debito pubblico all’85,4% e il deficit al 5,7% la Francia vacilla sempre più.
 
L’INSEE, L’ISTITUTO FRANCESE nazionale di statistica, ha indicato il Pil ad un valore di -0,1%, praticamente sotto lo zero, la disoccupazione, nel 2011 è arrivata al 9,6% ,ed è salita oltre il 20% tra i giovani.  
 
LA SITUAZIONE ECONOMICA della Francia è inesorabilmente precipitata,  facendola collocare al tredicesimo posto, tra la Spagna, dodicesima e l’Italia quattordicesima, facendola così entrare nel mirino dei mercati e delle agenzie di rating. Il debito francese è aumentato dal 2007 ad oggi, del 41%.